Palermo è scesa in piazza per la pace, ieri 21 ottobre, a piazza Ruggero Settimo, davanti al teatro Politeama. A promuovere l’iniziativa è stato il comitato Europe For Peace di Palermo, di cui fanno parte decine di associazioni pacifiste e democratiche. Così Palermo si mobilita per manifestare solidarietà al popolo ucraino e alle vittime di tutte le guerre e chiedere che il conflitto in atto in Ucraina si fermi ma anche per chiedere una conferenza internazionale di pace. A otto mesi dall’inizio della guerra tra Ucraina e Russia,
Stati Uniti e Russia ci spingono a un rischio non indifferente
E’ una richiesta di pace quella che viene urlata da Palermo. “Cessino i conflitti – dice – Francesco Lo Cascio presidente della consulta per la pace e i diritti umani del comune di Palermo -. Si spenga il fuoco delle armi e si possa arrivare rapidamente a una trattativa di pace sotto l’egida dell’ONU, è l’unica speranza che abbiamo con la richiesta che cessi l’aggressione da parte della Russia nei confronti dell’Ucraina e cessi il coinvolgersi continuo da parte dei vari paesi della minaccia di fare scoppiare un conflitto nucleare. E’ in questo quadro che va compreso questo conflitto. Stati Uniti e Russia ci spingono a un rischio non indifferente e siamo estremamente preoccupati per le condizioni di vita dei cittadini che vivono sotto le bombe in questo momento. Ed è estremamente grave, pensiamo ai bambini e agli anziani.
Evento in vista della grande manifestazione nazionale del 5 novembre
L’evento palermitano rientrava nella mobilitazione diffusa che centinaia di associazioni stanno promuovendo in tutta Italia, in vista della grande manifestazione nazionale del 5 novembre a Roma, per riportare la pace al centro dell’attenzione della politica e chiedere che si faccia pressione sui governi e soprattutto sull’Onu perché sia finalmente promossa una Conferenza di pace sull’Ucraina.
La richiesta unanime, “Cessate il fuoco”
Sono stati diversi gli interventi dei rappresentanti delle varie associazioni che hanno promosso l’iniziativa a cui hanno partecipato anche diversi partiti politici. Da Palermo è stata reiterata la richiesta di ‘cessate il fuoco’ e di avviare negoziati di pace per mettere fine alla guerra. Oltre alla vicinanza al popolo ucraino, solidarietà è stata espressa anche agli obiettori di coscienza, agli attivisti pacifisti sia russi che ucraini.
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