“La lettera di Libero Grassi ai suoi estorsori, il suo coraggio, le sue parole e la sua morte hanno segnato un momento di svolta e di rinascita delle imprese siciliane e non solo”. Lo dice Vittorio Messina, presidente di Confesercenti Sicilia alla vigilia del trentennale dell’uccisione dell’imprenditore palermitano. “Grassi – aggiunge Messina – ha segnato una svolta perché ha dato voce alla sofferenza di tanti e ha spinto la politica ad assumere iniziative a sostegno di chi denuncia”.
Ancora oggi troppa paura
Il numero uno di Confesercenti fa un bilancio un chiaroscuro per la Sicilia in questi ultimi 30 anni: “Le operazioni delle forze dell’ordine ci dicono che da allora tanto è cambiato ma anche, purtroppo, che molti continuano a non collaborare per paura e che la pandemia ha messo a rischio usura tante imprese. Come associazione abbiamo assunto una posizione chiara sin dal nostro statuto per un’impresa etica e libera dalla mafia: tutelare, accompagnare, promuovere sana cultura d’impresa è il modo in cui ogni giorno, in silenzio, costruiamo il futuro dalla memoria”.
Libero rappresenta la “Palermo più bella”
“Libero Grassi – aggiunge la presidente di Confesercenti Palermo, Francesca Costa – rappresenta la Palermo migliore. La Palermo che in tempi ben più difficili di oggi ha creduto e lavorato per una città diversa, rigenerata nella sua anima sociale ed economica”.
Domani una giornata di manifestazioni
In programma domani diverse manifestazioni significative per ricordare il tragico assassino di Libero Grassi. Ad esempio sarà anche l’occasione per praticare il consumo critico a sostegno dei titolari della pizzeria La Braciera di Palermo i cui titolari, Antonio, Marcello e Roberto Cottone, hanno denunciato numerosi anni di soprusi e vessazioni subiti. Con la recente sentenza di uno dei diversi tronconi processuali si è definitivamente chiusa una stagione di sofferenze, diventata nel frattempo di liberazione e rilancio. Nel corso della mattinata, oltre alla testimonianza di chi ha denunciato, si svolgerà un momento di dibattito condotto da Lirio Abbate, Vice Direttore de L’Espresso, dove interverranno il prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani, il procuratore aggiunto della Repubblica di Palermo, Salvatore De Luca e Commissario nazionale antiracket e antiusura, Giovanna Stefania Cagliostro. Inoltre, nella stessa giornata si svolgerà la VI edizione di “Vela per l’inclusione sociale”. Le bambine e i bambini del quartiere Kalsa e gli educatori dei centri aggregativi del Laboratorio Zen Insieme e dell’Associazione “San Giovanni Apostolo – Cep”, saliranno a bordo delle imbarcazioni dei soci della Lega Navale Italiana, tra cui Azimut, la barca a vela a due alberi di oltre 12 metri, sequestrata dalla Guardia di Finanza in seguito a una operazione di lotta all’immigrazione clandestina. La traversata in barca giungerà al Parco Libero (presso Acqua dei Corsari) su cui da tempo è impegnata l’omonima Associazione presieduta da Alice Grassi, nata per contribuire alla rigenerazione urbana della Costa Sud di Palermo e, in particolare, dell’area intitolata dal Comune a Libero Grassi.
Il film
In serata, alle 21,00, presso l’arena Alla Cala di Palermo, la proiezione del docufilm “Io sono Libero”, grazie alla collaborazione di Terzo Millennio Progetti Artistici di Andrea Peria. Il racconto degli ultimi otto mesi della vita dell’imprenditore siciliano Libero Grassi, dal giorno della pubblicazione della lettera al “Caro estorsore”, in cui dichiara pubblicamente di non volere sottostare al pizzo, il suo omicidio.
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