La Taverna Azzurra, alla Vucciria, riapre dopo due settimane di chiusura dopo che il titolare aveva annunciato che la chiusura fino a data da destinarsi a causa dell’incompatibilità con le norme vigenti sul distanziamento sociale. Pietro Sutera, il titolare, ha deciso di rimettersi il gioco. Lo riporta La Repubblica.
L’uomo lo ha annunciato sulle pagine dei social. “La Taverna azzurra ci riprova. Nella speranza che ci facciano svolgere il nostro lavoro, invitiamo tutti a rispettare il più possibile le normative vigenti”. Sutera ha acquistato un microfono e appenderà volantini in discesa Maccheronai, in prossimità del locale, per ricordare cosa si può e cosa invece non si può fare nella Fase 2 dell’emergenza sanitaria. “Ho preso un microfono – continua nel suo post – in modo da ricordare ogni 5 minuti di mantenere le giuste distanze e di non creare assembramenti. In questi giorni di chiusura del locale ho avuto modo di girare per la città e di constatare con i miei occhi che nei casi in cui si è verificato assembramento, le forze dell’ordine sono intervenute in modo diplomatico per ripristinare l’ordine. Mi auguro che anche per noi sia così. Tutti lavorano ed è giusto che anche io con 11 dipendenti e altrettante famiglie a carico ci riprovi”.
“Constatata – aveva detto Sutera nei giorni scorsi – e consapevoli dell’impossibilità di esprimerci al massimo, chiudiamo fino a data da destinarsi”. Lo spirito della Taverna Azzurra è sempre stato quello di aggregazione, un luogo multietnico dove non c’è differenza tra ceti sociali. In quelle condizioni si sarebbero perso lo spirito per cui è nato il locale e le norme attuali nel nostro locale erano inattuabili. “Abbiamo deciso quindi di chiudere e riaprire quando la situazione migliorerà e i nostri affezionati clienti potranno venire alla Taverna Azzurra in massima sicurezza”. A fare scattare la decisione le immagini diffuse nei giorni scorsi della movida e i controlli delle forze dell’ordine scattati nei giorni successivi.