Prima il sabotaggio in discarica a Bellolampo. Poi i soliti ormai frequenti problemi di bilancio e mancanza di uomini e mezzi. Anche questa estate a Palermo è esplosa l’ennesima ciclica emergenza rifiuti. Spazzatura non raccolta che resta attorno ai cassonetti che si trasformano in discariche a cielo aperto. In alcune zone a Palermo come alla Zisa una foto mostra la gravità della situazione.

Tra via Re Tancredi e via Imperatrice Costanza, alla Zisa, i sacchetti di spazzatura hanno invaso la strada bloccando il passaggio.

Situazione insopportabile per i residenti

Per i residenti una situazione non più sopportabile che con il gran caldo di queste settimane sta creando gravi disagi. Le condizioni di emergenza sono distribuite in diverse zone della città. Non solo in centro ma anche e soprattutto in periferia.

In periferia non mancano gli incendi di rifiuti

Anche la scorsa notte non sono mancati gli incendi di cassonetti. Nel quartiere Zen 2 invaso dalla spazzatura, come la zona viale Michelangelo, Borgo Nuovo ma anche Corso dei Mille e il Villaggio Santa Rosalia.  La Rap come capita ormai troppo spesso è impegnata a recuperare l’arretrato.

Cinque squadre hanno operato ieri notte

Nella notte appena trascorsa, secondo quanto riferito ieri dall’azienda partecipata di piazzetta Cairoli, hanno operato cinque squadre.

Queste le strade negli itinerari dei netturbini: via Cesare Battisti, via Giuffredi, via Pisacane, via Muratori, via Filiciuzza, via Salamone Marino, corso dei Mille.

E ancora viale Michelangelo a scendere e salire, piazza Mandorle, piazza Micca, via San Martino, in prossimità di piazza Micca, via Perpignano. Per continuare con via Lancia di Brolo, via Silvio Boccone, via Crociferi, via Re Tancredi, piazza Sant’Anna. Bonifiche anche in via Benedetto Croce, via del Fondo, via Moceo, via Boccadifalco, via San Martino, via Portello, via Carlo del Prete. Per finire il quartiere San Giovanni Apostolo (via Centorbe, via Barisano da Trani, via Cellini, via Cammarano) e Borgo Nuovo (via Comiso, via Alia, via Castronovo, via Ispica).

Randazzo chiede le dimissioni del presidente della Rap

Ma il capogruppo di 5 Stelle in consiglio comunale Antonino Randazzo ha chiesto le condizioni in cui è ridotta la città ha chiesto le dimissioni del presidente della Rap Todaro.

“Apprendiamo l’evoluzione dei mezzi elettrici per la raccolta dei rifiuti che saranno utilizzati dalla società operazioni e servizi portuali (Osp) a Palermo all’interno di Palermo Marina Yachting – dice Randazzo – Non entrando nel merito dell’iniziativa che il presidente della Osp Giuseppe Todaro definisce “un ulteriore passo verso la sostenibilità“, non possiamo non rivolgerci allo stesso Todaro, in qualità di Presidente della società pubblica Rap da oltre un anno, per chiedergli se sia più opportuno concentrare maggiormente le sue energie per amministrare la società di gestione dei rifiuti nell’interesse dei cittadini palermitani che vivono da troppo tempo sommersi dall’immondizia. Tra l’altro, risulterebbe che alla Rap di mezzi nuovi, ibridi ed elettrici, acquisiti con fondi pubblici, ve ne siano parecchi, che da mesi sono a fare la ruggine in deposito in attesa di essere utilizzati. Il presidente della Rap e Osp Todaro rifletta se intende dirottare le sue energie verso l’intera comunità palermitana o a servizio dell’area portuale ed eventualmente rassegnare le dimissioni da Presidente della Partecipata”.

 

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