Palermo fuori da Euro 2032, il giorno dopo. Il day after. Brucia tanto lo smacco dell’esclusione del capoluogo siciliano e del Renzo Barbera dal dossier finale della Figc presentato ieri alla Uefa. Il documento della Federazione Italiana Giuoco Calcio, come si ricorderà, riporta la lista delle 10 sedi che ospiterebbero le partite di Euro 2032 in caso l’Italia ottenga dalla federazione continentale la candidatura. Il nostro Paese è in lizza con la Turchia. Quest’ultima è in lista anche per l’organizzazione di Euro 2028 ed è competizione con una candidatura congiunta di Inghilterra, Scozia, Irlanda, Irlanda del Nord e Galles.
Il 10 ottobre la Uefa deciderà quale tra Italia e Turchia ospiterà le partite dell’Europeo di calcio 2032. Ad ogni modo, Palermo non c’è. E’ stata lasciata fuori, messa in panchina. Troppo vetusto il Barbera che non ha avuto ristrutturazioni dal 1990 anno in cui ospitò alcune partite del Girone F ai Mondiali di Italia 90 con Egitto, Eire e gli allora campioni europei in carica dell’Olanda che calcarono il manto erboso dell’allora Favorita. Con l’Eire che seppe fare molta strada arrivando anche ai quarti di finale perdendoli con l’Italia di Totò Schillaci, eroe di quelle Notti Magiche. Dalla gloria iridata alla polvere. Palermo lasciata fuori dal “Nuovo Rinascimento”.
Non è mancata, però, la reazione social a questa decisione da parte dei tifosi. Sulla pagina ufficiale Facebook della Figc decine e decine di commenti criticano il “Final Bid Dossier di candidatura”.
Qualcuno scrive “Forse è la volta buona che non vi fate più vedere in Sicilia”.
Altri tifano direttamente per la vittoria della Turchia in questo ballottaggio.
E qualcuno lancia l’hashtag #figcout facendo i complimenti, ironici si intende, sull’esclusone di Palermo e della Sicilia.
“La prossima volta vi aspettiamo a Palermo con la Nazionale” ed ancora “Lasciare fuori la regione più grande d’Italia, la quinta città d’Italia, uno degli stadi più storici d’Italia, la dice lunga su quanto la Sicilia sia considerata una colonia straniera, a cui imporre senza troppi scrupoli umiliazioni come questa. La dice lunga anche sulla volontà di escluderla sistematicamente dai flussi di capitali per i grandi eventi”.
C’è chi si domanda: “Fatemi capire… il Barbera è idoneo per una partita di qualificazioni mondiali fondamentale come quella tra Macedonia e Italia..ma non è idoneo per L’Europeo?”.
E la lista continua in un misto tra rabbia, delusione ed anche amara ironia. Quella di cui si è capaci quando il dado è tratto e c’è ben poco da fare se non ingoiare amaro ed andare avanti.