Gli stereotipi sono duri a morire, soprattutto quelli che riguardano il meridione e la Sicilia.
Nonostante la nostra Terra sia tra le mete preferite dai turisti italiani e stranieri, c’è ancora chi pensa che l’antica Trinacria sia un’isola dove imperano soltanto malaffare e sopraffazione.
Un posto insomma bello da visitare, ma nel quale sarebbe meglio non vivere. Un luogo quasi abbandonato a se stesso, dove gli abitanti non fanno nulla per cambiare, dove tutto è estremamente difficile.
E se ormai non fanno più notizia, perché diffusissimi, i souvenir che raffigurano il mafioso con tanto di baffi, coppola e lupara in mano, o quelli che ritraggono il famoso Marlon Brando nel “Il Padrino”, ai tempi di internet e del mondo globalizzato la discriminazione corre anche online.
Quante volte, viaggiando in Italia o all’estero, e dando notizie sulla nostra provenienza, ci siamo sentiti dire, con tono perentorio, che “in Sicilia c’è la mafia”?. A tutti i siciliani sarà capitato almeno una volta nella vita, nonostante la nostra voglia di riscatto.
Ebbene, c’è un sito internet nel quale viene scritto che “Palermo è una città con problemi di Mafia”.
Ad imbattersi in questa espressione, e a denunciare la diffusione dell’ennesimo stereotipo contro la Sicilia, è il blog Rosalio.
Il sito in questione è quello olandese di EasyTerra, dove vengono comparati servizi di autonoleggio e Palermo viene descritta come una città dalla storia millenaria, certo, perché questo è vero, ma dove accade di tutto, una specie di jungla dove non c’è alcun rispetto delle regole e ognuno fa quello che gli pare.
Si legge su Rosalio che “la pagina è piena di bizzarrie, come: «Palermo è un posto molto trafficato con molte macchine che suonano il clacson a meno di 10 centimetri di distanza»”.
Non è purtroppo la prima volta che siti internet di diversi paesi descrivono la Sicilia in questo modo, e nulla ci porta a ritenere che non accadrà nuovamente.
Ma quando noi siciliani verremo veramente descritti per quello che siamo? Cioè per un popolo che si è sempre rimboccato le maniche e che vuole davvero cambiare? Quando non verremo più ‘classificati’ solo in base a pregiudizi negativi? La mafia in Sicilia c’è, non sarebbe intellettualmente onesto negarlo. Ma già da tempo si respira aria di cambiamento, voglia di affrancamento. I siciliani, tutti, nutriamo la speranza in un futuro migliore e ci auguriamo che venga presto il giorno in cui non saremo più solo ricordati e citati per la mafia.