Tra pedonalizzazioni, annunci di rambla in stile Barcellona (non ancora creata), ztl diurna e la ztl notturna, spunta nel bel mezzo di via Principe di Villafranca, parallela a via Libertà, la pista ciclabile. Ce ne vogliono a Palermo piste ciclabili in effetti. I palermitani stanno via, via iniziando a apprezzare di nuovo il veicolo a due ruote, che permette non solo di spostarsi in città evitando il traffico ma anche di dare un contributo significativo all’ambiente e alla propria salute.
L’amministrazione palermitana guidata da Orlando sta facendo di tutto per aumentare il numero delle piste dedicate ai mezzi alternativi ma goffo, almeno secondo tanti palermitani, sarebbe il tentativo di trasformare parte della carreggiata di via Principe di Villafranca in una pista ciclabile. Da giorni sono in corso i lavori per tracciare il percorso della strada che, da due corsie di marcia è stata ridotta a poco o più di un budello. È rimasta solo una carreggiata disponibile per il transito delle auto, con buona pace degli automobilisti che dovranno imparare a convivere anche con un parcheggio a dir poco fantasioso. I precedenti posti a lisca di pesce hanno fatto spazio alla pista ciclabile che costeggia il marciapiede. I parcheggi delle auto, invece, sono stati posizionati tra la pista ciclabile e l’unica carreggiata rimasta per il transito delle auto.
Risale al 7 giugno scorso la delibera del Comune per la realizzazione di una pista ciclabile in sede propria, a doppio senso, nell’asse “Villafranca-Praga” mediante l’utilizzazione di una porzione della carreggiata stradale esistente, tra la corsia veicolare e il marciapiede, fisicamente separata attraverso moduli spartitraffico longitudinali. Il progetto rientra nel “Programma di Mobilità Dolce “BiciPa” – Realizzazione della Ciclovia attrezzata Praga-Villafranca” – presentato al Ministero dell’Ambiente. Il costo totale dell’opera ammonta ad 1,4 milioni di cui 600 mila sono a carico del Ministero dell’Ambiente. Si tratta di 3,8 chilometri di nuova pista ciclabile che in via Principe di Villafranca diventa una sorta di sandwich quindi che ha nei suoi ingredienti marciapiede-pista ciclabile-parcheggio-carreggiata-marciapiede. Il tutto condito dalla difficoltà (e la pericolosità) da parte delle auto di attraversare gli incroci. A Palermo basta quindi una spruzzata di vernice per creare delle piste ciclabili. Quella bianca delimita la pista, quella rossa, invece, segna i punti di intersezione agli incroci. Un tentativo apprezzabile ma che necessita di manutenzione continua visto che la segnaletica orizzontale dura davvero poco.
C’è da dire anche che le piste ciclabili palermitane esistenti non godono affatto di un buono stato di salute. Sono numerose quelle distrutte, occupate da altri veicoli e addirittura anche da rifiuti ingombranti. Un esempio è quella di via Ammiraglio Rizzo dove le piste ciclabili sono semidistrutte a causa delle radici degli alberi. Qui è “bastata” una spruzzata di vernice per essere sistemata, la stessa vernice che è bastata a creare il pasticcio di via Principe di Villafranca.