Il coro è unanime: l‘attività delle carrozze trainate da cavalli va ripensata. Così non va. Dalla maggioranza all’opposizione, passando per gli esponenti della Giunta Comunale e del mondo animalista c’è un allineamento perfetto. A far scoppiare di nuovo la polemica sull’attività dei vetturini è il caso di un cavallo scivolato e stramazzato al suolo nelle strade del centro di Palermo. L’episodio è avvenuto in particolare nei pressi dei Quattro Canti. L’animale, intento a trainare il mezzo su cui vi erano il vetturino e alcuni turisti, è scivolato e si è accasciato al suolo. Le immagini hanno fatto immediatamente il giro del web, mostrando anche alcuni episodi deprecabili, come le minacce dalla signora che ha realizzato il video e subite da alcune persone che, in quel momento, si erano poste attorno al cavallo per soccorerlo. Un concerto di voci al quale, almeno per il momento, manca solo il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.
Pennino e Forzinetti: “L’attività dei cocchiere va ripensata”
Dure le parole degli assessori al Benessere Animale e alle Attività Produttive, ovvero Rosi Pennino e Giuliano Forzinetti. Gli esponenti centristi all’orizzonte una rivoluzione del servizio. “È arrivato il momento di ripensare all’attività dei cocchieri nella cittá di Palermo. Dobbiamo inasprire le sanzioni in caso di violazioni e, soprattutto, dobbiamo rendere più moderna e fruibile questa attività per non assistere più ad episodi analoghi a quello di ieri. Il regolamento per i contributi a sostegno dell’economia locale, che è in discussione in questi giorni in Consiglio comunale, può essere uno strumento importante per sostenere le categorie produttive interessate e utile a una trasformazione delle loro carrozze con nuovi strumenti di mobilità sostenibile. Sul piano amministrativo, inoltre, siamo al lavoro per definire il regolamento riguardante il benessere animale da far approdare prima nell’apposita Commissione e, poi, in Consiglio comunale”.
Come già manifestato ieri alla nostra redazione, viene confermata la volontà di proseguire anche sul fronte dei controlli. “Rispetto alla grave e triste vicenda consumatasi ieri, oltre a aver allertato prontamente la polizia municipale, stiamo chiedendo ufficialmente all’autorità sanitaria di avviare tempestivamente controlli massicci su tutte le stalle di coloro i quali esercitano queste attività e intensificare i controlli per coloro i quali non sono in possesso di regolare licenza”.
Associazioni animaliste: “Denunceremo tutto in Procura”
Un episodio, quello avvenuto ieri, che ha mostrato ancora una volta le falle dell’ordinanza emanata dallo stesso primo cittadino a metà luglio e che mirava proprio a migliorare il benessere degli animali coinvolti in questo genere di attività. Un atto che, all’atto pratico, non si è rivelato del tutto efficace, avendo tra l’altro un effetto deterrente molto limitato visto che, in caso di violazioni, gli agenti della polizia municipale possono infliggere multe da un minimo di 25 euro fino ad un massimo di 500 euro, salvo che il fatto non costituisca reato. Ciò al netto di una temperatura massima di lavoro fissata a 37 gradi effettivi. Un po’ troppo in una città come Palermo in cui l’umidità e lo smog giocano un ruolo chiave in termini di calore percepito.
Sistema normativo e di controlli sul quale sono intervenute, con una nota, le associazioni a difesa dei diritti degli animali. “Siamo profondamente amareggiati e sconfortati, insieme a noi i cittadini. Noi associazioni Animaliste segnaliamo da mesi incidenti a discapito dei poveri cavalli, in centro storico; eppure, nonostante l’evidenza e la gravità dei fatti, nessuno interviene. Piuttosto gli animalisti, quelli che segnalano ed hanno segnalato per tutta una stagione estiva le vetture abusive, vengono spesso derisi dagli operatori della municipale o dagli stessi Assessori. Intesi come “disturbatori” e spesso inascoltati, mentre quello che si chiede è legalità, rispetto e benessere degli animali, esseri senzienti. Sorridiamo ancora una volta alla dichiarazione da parte del Comune di Palermo che racconta di “controlli nelle stalle richiesti ad Asp”. Rimangono sempre le solite domande che riproponiamo giornalmente: E gli Abusivi, chi li controlla? I cavalli degli abusivi e le stalle, verranno controllati?
“Una cittadina è stata minacciata durante la registrazione del video – proseguono nella nota, si sente forte e chiaro e sta spopolando su tutti i social ed i giornali. Una volontaria è stata aggredita ed è stato pubblicato il video.Un’altra volontaria ha ricevuto minacce di morte ed offese in pieno centro storico. Per quanto tempo ancora il Sindaco, il Prefetto, il Questore, Il Comandante della Polizia Municipale faranno finta di nulla? Per quanto ancora saremo ignorati? Siamo qui a ribadire ancora una volta che denunceremo l’accaduto ed invieremo tutto in procura, ancora con l’ennesima domanda senza risposta: gli organi competenti e preposti alla tutela dei cittadini aspettano che ci scappi il morto?E i turisti sono consapevoli di quello che stanno alimentando?Non ci fermiamo, continueremo a dare voce e strumenti a chi non ne ha”.
Dalle opposizioni: “Carrozze vanno abolite”
Critiche le voci anche dal mondo delle opposizioni. A cominciare dal consigliere comunale del M5S Concetta Amella. “Sono convinta che l’uso di cavalli per trainare carrozze debba essere abolito, senza se e senza ma. Il loro posto non è sull’asfalto, né ora né in un futuro non meglio specificato, in cui l’Assessore Figuccia li immagina addirittura accanto o dietro a carrozze elettriche o ibride, in un quadro ancora più triste e desolante di quello in cui li si vede trascinarsi penosamente in mezzo ai gas di scarico degli autobus e delle auto di Palermo”. Poi l’attacco a quanto dichiarato ieri dall’assessore al Turismo Sabrina Figuccia, in merito all’utilizzo di carrozze elettriche. “L’Assessore Figuccia piuttosto che ricorrere alle voci manzoniane dovrebbe dare immediatamente seguito alla modifica dell’attuale “regolamento per il servizio turistico in piazza con veicoli a trazione animale”, come votato all’unanimità dal Consiglio Comunale il 21 luglio, che converte le licenze in licenze per motocarrozzette”.
Una mancanza di chiarezza e di unità d’intenti sulla quale punta il dito l’esponente di Progetto Palermo Mariangela Di Gangi. “Credo sia arrivato il momento in cui la si smetta col gioco delle tre carte. Da tempo e da più parti, da diversi esponenti della maggioranza e dell’amministrazione comunale arrivano buoni propositi e proclama su possibili soluzioni. Ma non è più il tempo delle parole. Se davvero questa amministrazione vuole occuparsi del benessere degli animali e nello specifico dei cavalli, si passi immediatamente ai fatti. Le proposte ci sono e le soluzioni pure. A chi amministra spetta il compito di porle in essere e anche velocemente”. Una parentesi poi sulle minacce subite dalla signora che ha ripreso le immagini dell’incidente. “Non possiamo più assistere a scene come quella di ieri e ormai nota a tutti e tutte, che oltre a ferire chiunque abbia a cuore gli animali, espone anche chi denuncia a minacce e ritorsioni insopportabili. All’autrice del video la mia solidarietà e tutto il sostegno di cui avrà bisogno, perché sappia che la maggioranza dei palermitani e delle palermitane sono certamente al suo fianco
Chiede più controlli sulla salute degli equini invece il capogruppo del PD a Sala Martorana Rosario Arcoleo. “Sono un tradizionalista, salvaguardare le usanze mi convince ma si devono rispettare in primis i cavalli. Chiedo con una nota trasmessa al sindaco e alle autorità competenti controlli massicci, chiedo di vincolare anche con multe e sequestri qualora ci fosse la necessità i tempi e le modalità nell’utilizzo di questi meravigliosi animali. Vorrei anche stigmatizzare il comportamento del vetturino che si sarebbe avvicinato ad una donna che stava riprendendo la scena invitandola, con toni tutt’altro che amichevoli, a cancellare le immagini.Mi scuso a nome dell’amministrazione. Visto che il Sindaco di Palermo non lo ha fatto e nel rivolgermi a questa signora dico che Palermo e tanto altro, ci sono tante persone pronte ad aiutare, ospitali e cordiali”.
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