Un’iniziativa destinata a ripetersi ogni anno e che segna un momento di lotta allo stigma e alla discriminazione dei pazienti affetti da malessere mentale. Questo, è il proposito della giornata nazionale della Salute mentale organizzata dalla Fondazione Dragotto: l’arte, la scienza e la medicina come strumento di contrasto al disagio psichico.
“Ogni anno Palermo sarà la capitale della Salute mentale – ha detto Tommaso Dragotto, presidente della Fondazione Tommaso Dragotto – questo evento servirà a far capire l’urgenza di affrontare il tema. Parliamo di circa 12 milioni di persone soggette a problemi psichici, è importante tenere un faro accesso sulla questione per rendere le persone consapevoli”.
Il programma
L’evento, che avrà inizio il prossimo 10 ottobre a Palermo, si propone come un’occasione di confronto, di informazione e sensibilizzazione. Attraverso una serie di iniziative, la Fondazione si impegnerà a promuovere l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con disturbi mentali, garantendo loro l’accesso alla cure adeguate e la possibilità di vivere una vita piena e dignitosa.
“Il tema della salute mentale è centrale non solo nella gestione del sistema sanitario ma anche nell’offerta di cura e nella presa in carico di queste persone – ha dichiarato Roberto Lagalla, sindaco di Palermo – le malattie mentali spesso vengono nascoste dalle famiglie ma rendersi conto che esiste un sistema che può aiutare credo sia un dato estremamente importante sul piano sia sociale che clinico – continua – è fondamentale anche che i soggetti privati si facciano carico di potenziare questo messaggio e intervenire insieme alle istituzioni pubbliche”.
Le attività cominceranno alle 10 con “Scientificamente, la salute mentale e i disturbi dell’umore”, un’occasione di confronto tra esperti al Policlinico di Palermo; continueranno alle 11:30, all’Ersu con “Narrativamente”, una rappresentazione della salute mentale nelle sue sfaccettature teatrali e cinematografiche. Alle 13:30 è la volta di Gustosamente, che vedrà Villa del Gattopardo fare da cornice a un’esperienza gastronomica incentrata sul tema: alle 16, con “Inaspettatamente”, alla scalinata del Teatro Massimo andrà in scena un flashmob ad opera di numerosi centri e accademie di danza della città; alle 17, al Teatro Bellini, è il momento di “Introspettivamente”, con la lettura collettiva nel ruolo di protagonista; si prosegue alle 18:30 con “Visivamente”, con la proiezione al cinema Rouge et Noir del film ‘Io sono un po’ matto… E tu?’ alla presenza del regista Dario D’Ambrosi; in chiusura, alle 21, ci sarà “Liricamente”, con il Teatro Politeama Garibaldi che vedrà intrecciarsi musica, cinema e la consegna del premio Fondazione Tommaso Dragotto 2024.
I dati
I dati parlano chiaro: in Italia, quasi 12 milioni di persone soffrono di disturbi mentali. Il 20% della popolazione, ben oltre la media europea, soffre di almeno un disturbo psichico, ma solo 1 persona su 3 riceve un trattamento medico adeguato.
“L’ aumento del disagio psichico prende piede a partire dalla pandemia, ciò ha determinato una accelerazione di tali dinamiche producendo circa un milione di nuovi casi dall’inizio della pandemia – ha detto Daniele La Barbera, professore ordinario di Psichiatria – nel 2025 abbiamo calcolato che verranno a mancare circa mille ruoli di psichiatri e novemila tra infermieri, assistenti sociali, psicologi e tecnici della riabilitazione. Ciò andrà a determinare un potenziale collasso delle strutture, sia quelle articolate sul territorio sia quelle a livello ospedaliero. Diventerà sempre più difficile intercettare questa grande domanda di salute e fornire anche delle risposte adeguate che possano essere precoci – poi aggiunge – Se oggi pensiamo che per effettuare una visita psichiatrica in molti servizi psichiatrici, asp, bisogna aspettare da 4 ai 7 mesi, comprendiamo che l’aspetto della diagnosi precoce viene completamente falsato da questi tempi cosi lunghi di attesa”.
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