“Palermo capitale del contrabbando. Catania, delle rapine in banca. Caltanissetta delle ingiurie”. la definizione può sembrare semplicistica ma riassume la situazione siciliana sia da un punto di vista sociale che culturale e della sicurezza del territorio.

L’inchiesta pubblicata ieri da La Repubblica smentisce tutti i falsi miti e le dichiarazioni avventate dei politici locali e si basa su dati Istat. Racconta la Sicilia dei criminali e dei furbetti attraverso le denunce registrate dal ministero dell’Interno.

Palermo si dimostra capitale dei furti di vetture con una predilezione per quelle lasciate in doppia fila, aperte e con la chiave inserita. Ma di primato nazionale ne ha un altro: quello del contrabbando soprattutto di sigarette.

Più in generale la Sicilia è la terra dei furti in abitazione. sono cresciuti dell’8% nell’ultimo periodo. solo dopo i furti in casa arrivano i danneggiamenti intimidatori quasi sempre legati a richieste estorsive.

Catania detiene, invece, due primati a livello nazionale nella commissione dei reati: le rapine in banca e la pornografia minorile. Secondo posto nazionale, invece, per le denunce riguardanti lo sfruttamento e il favoreggiamento della prostituzione. Dopo Trieste. Caltanissetta è la città degli omicidio colposo, ma è quarta a livello nazionale e prima in Sicilia per ingiurie. Agrigento la città delle minacce: terza a livello nazionale prima in Sicilia mentre Enna è la città delle violenze sessuali. Davvero un bel quadretto di sicurezza.

Sicilia sicura, Palermo città eccitante? secondo l’Istat non c’è proprio da stare allegri.

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