E’ un momento di inflazione per tutti, anche per il Palermo calcio. La società di viale del Fante potrebbe essere costretta a ritoccare al rialzo la somma destinata ad onorare la convenzione con il comune di Palermo per la concessione dello stadio Renzo Barbera. A prevederlo è un ordine del giorno votato dal Consiglio Comunale durante la seduta dedicata al bilancio di previsione 2023-25. Secondo l’atto in questione, proposto dai consiglieri comunali di “Oso” Ugo Forello e Giulia Argiroffi, la cifra per l’utilizzo dell’impianto di viale del Fante salirebbe dagli attuali 170.000 euro ai futuri 350.000 euro. Cifra determinata dagli uffici di Palazzo delle Aquile nel lontano 2015 ma che è stata dimezzata per effetto della pandemia e della rinascita del club in Serie D. Categoria che non garantiva i precedenti introiti acquisiti dalla vecchia società.
Secondo quanto previsto dall’ordine del giorno votato dal Consiglio Comunale, gli esponenti di Sala delle Lapidi impegnano “l’amministrazione Comunale a determinarsi affinchè il canone annuo per la Concessione in uso dello Stadio Renza Barbera venga riportato a decorrere dal 2024 alla cifra di €. 341.150,00 come quantificato dalla Commissione di valutazione Tecnica in Relazione tecnica del 10/03/2020, e come stabilito nella Convenzione – Concessione in uso dello Stadio “Renzo Barbera”.
Documento proposto dagli esponenti di “Oso” Ugo Forello e Giulia Argiroffi che, subito dopo il concerto di Vasco Rossi tenuto proprio all’interno dell’impianto di viale del Fante, avevano condotto un sopralluogo all’interno della struttura, denunciandone lo stato di degrado ed incuria. L’idea degli ex pentastellati è chiara. Riportare il prezzo del canone concessorio ai livelli ante-covid, vista anche l’attuale permanenza del club in Serie B. Una somma vicina ai 350.000 euro, dimezzata da Palazzo delle Aquile nel novembre 2020 per aiutare la società sia alla luce dell’emergenza pandemicaia per la difficile risalita dalla Serie D. Oggi, secondo il Consiglio, la situazione è cambiata e si chiede un cambio di passo, anche alla luce della necessità di massimizzare le entrate in seguito all’adozione del nuovo piano di riequilibrio.
Linea sostenuta dal ragioniere generale Bohuslav Basile. Il tecnico di Palazzo delle Aquile, richiamando il sopracitato ordine del giorno, ha messo nero su bianco che “in considerazione della cessazione dello stato di emergenza sanitaria e del successo della stagione calcistica della squadra palermitana, militante in serie B, si invita codesta funzione ad assumere ogni iniziativa volta ad eseguire le indicazioni dell’Assemblea collegiale cittadina“. Chiaramente, l’ordine del giorno non è un atto vincolante e non può creare da solo effetti. Va detto però che, in seguito alla lettera del ragionere generale, basterà una determina dirigenziale dell’ufficio Patrimonio per concretizzare la volontà del Consiglio Comunale, senza ulteriori passaggi burocratici.
A dettare la linea sul futuro dell’impianto sono gli stessi esponenti di “Oso”, che commentano così la missiva del ragioniere generale Bohuslav Basile. “Riportare il canone annuo a quanto valutato dalla commissione tecnica e sancito nella convenzione, posto che l’emergenza covid che ne aveva giustificato il dimezzamento è acqua passata, è un dovere civico, nel rispetto dello stadio comunale e di tutti i cittadini palermitani offesi dal degrado che lo caratterizza e che penalizza la città, sia nell’immagine che nei fatti, tagliandoci fuori dagli eventi internazionali, di cui abbiamo voglia e bisogno. Pretenderemo ora una programmazione – sottolineano Ugo Forello e Giulia Argiroffi -, che parta dalla individuazione delle priorità e permetta di razionalizzare gli interventi e restituire una struttura adeguata nel più breve tempo possibile”.