Inizia con un blitz in Consiglio Comunale il 2016 per la città di Palermo. Al centro del nuovo scontro fra maggioranza e pd c’è ancora la delibera sulle spese delle partecipate ( straordinari , incarichi Esterni , promozioni, avanzamenti di carriera) ed eventuali assunzioni di cui BlogSicilia ha anticipato lo scorso 30 dicembre. La delibera affronta la questione partecipate del Comune di Palermo e dal PD si adombra la possibilità che serva a riaprire la porta al metodi poco trasparenti e pre elettoralistici.
Pronta dal 18 maggio la delibera in questione era andata in discussione al pomeriggio del 30 dicembre con la chiara intenzione da parte del Consiglio di approvarla il 31 dicembre, vigilia di Capodanno, proprio quando la politica e la città è distratta e approfittando dell assenza dei media della seconda convocazione che permetteva di abbassare il quorum a 20 consiglieri.
Dopo la denuncia del tentativo di colpo di mano e una lunga trattativa le opposizioni in Consiglio, compatte, avevano chiesto una settimana di tempo per analizzare la delibera. Così ieri il Consiglio si era opportunamente aggiornato. ma oggi, a sorpresa, la delibera sulle partecipate è stata nuovamente prelevata in una riunione lampo alle 16 e rimessa in discussione.
Gli uffici sono stati convocati nella giornata di Capodanno, nonostante il giorno festivo, per giungere ad una discussione a successiva approvazione in serata o al massimo nottetempo.
“Una fretta e un nuovo blitz – dice Stefania Munafò della segretaria provinciale del Pd che aveva sollevato per prima la questione – che torna a gettare un velo di ambiguità sull’intera vicenda. Non basta rassicurare l’opposizione, come fanno dalla maggioranza, annunciando che non ci saranno assunzioni non trasparenti e che l’intera delibera serve solo a rimodulare le partecipate e spostare il personale da una società all’altra per meglio operare. Occorrono atti concreti e più trasparenza senza ricorrere ai mezzucci festivi per convincere i palermitani che non c’è nulla di losco o clientelare dietro questo provvedimento”.
“Il Pd darà battaglia in aula proponendo tutti gli emendamenti possibili ma che siano scritti a salvaguardia dei cittadini per non trovarsi tra qualche anno con partecipate sempre più vicine al fallimento. Si tratterà di proposte modificative e migliorative a tutela dell’interesse generale e di quello specifico dei lavoratori. Se la delibera, visto che è già stata prelevata, sarà affrontata fino all’approvazione daremo il massimo del contributo per trasformarla nel senso della massima trasparenza”.
“Questa delibera sulle partecipate è l’esempio plastico – attacca il segretario provinciale del Pd Carmelo Miceli – di come il sindaco orlando abbia raggirato i palermitani. Durante la campagna elettorale fu lui a sostenere ‘l’amu a finiri cu stu a cu apparteni’ (la dobbiamo smettere col valutare la persone in base alle appartenenze). Fin dal giorno dopo l’elezione, invece, Orlando ha iniziato a gestire tutto attraverso il suo sistema basato sui suoi personali yesman”.
“Con questa delibera il sindaco punta ad avocare a se e alla sua giunta il controllo sulle partecipate che, per legge, sarebbe invece demandato all’intero Consiglio Comunale per garantire la più ampia trasparenza. In questo modo colui che sarà chiamato dal sindaco a gestire le partecipate potrà decidere la sorte dei lavoratori comprese eventuali avanzamenti straordinari di carriera (ovvero promozioni sul campo), le consulenze e gli affidamenti esterni senza mai passare dal Consiglio Comunale”.
“Questa non è democrazia partecipata ma Monarchia – tuona Miceli -. Se non è così il sindaco e la sua maggioranza restituiscano al Consiglio Comunale la facoltà di controllo e ripristinino opportuna trasparenza. Solo in questo caso la voteremo. Se invece la delibera dovesse essere approvata così com’è non esiteremo a trasmettere l’intera documentazione all’Autorità anticorruzione”
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