Al Consiglio comunale di Palermo va avanti la discussione sul Pef-Tari 2020. Si tratta di una presa d’atto visto che si tratta della sommatoria dei costi che determinano la tariffa redatta dalla Ser. La votazione del documento darà il libera all’aumento della tassa a carico dei cittadini.
Come riporta il Giornale di Sicilia, il Consiglio si è più volte diviso sul piano che a luglio non fu approvato perché la giunta aveva inviato la proposta in Consiglio appena il giorno prima della scadenza. Ora però è arrivato il momento di decidere visto che c’è anche in ballo il futuro della Rap che ha bisogno di ricevere i 26 milioni di euro anticipati per fare fronte al trasporto fuori città dei rifiuti a causa dell’emergenza a Bellolampo nel 2019.
La seduta si è aperta con una punta di polemica nei confronti del presidente di Rap Girolamo Caruso, colpevole di avere snobbato il Consiglio, secondo il consigliere Fabrizio Ferrara: “Un reuccio che se ne frega di tutti noi. Se non chiarisce i termini del suo rapporto con Sala delle Lapidi potremmo anche chiudere qui la discussione”. Nel corso della seduta, Caruso ha chiarito, dicendosi aperto al confronto: “Io rimango aperto alla discussione -ha poi spiegato l’amministratore -, ma siccome la responsabilità di gestire la società è mia, alla fine decido secondo le mie convinzioni”.
“Stiamo procedendo ad approvare aumenti che riguardano il 2020 e che verranno caricati nella tassa di quest’anno – ha spiegato Forello – Ma dobbiamo avere gli occhi aperti fino in fondo, perché non capiamo ad esempio di quanto sarà la Tari di quest’anno. Se l’amministrazione non ce lo dice, noi rischiamo intanto di aumentare del 10 per cento la Tari, con una possibile sorpresa per i cittadini che potrebbero essere costretti a sborsare chissà quanti soldi in più, Inoltre, il piano di riequilibrio prevedeva già nel 2021 un introito di 18 milioni che, secondo il Collegio dei revisori, non potrebbe essere traslato su quest’anno”.