GEAPRESS – Cardellini, verzellini, fanelli ed altri fringillidi protetti dalle norme nazionali e comunitarie, gettati ormai morti in strada nel popolare mercato di Ballarò.
Li hanno trovati ieri i volontari del CABS, associazione di volontariato specializzata in antibracconaggio con sede a Bonn. I cadaverini dei piccoli animali erano stati gettati dai bracconieri che ogni domenica mattina montano un mercato di fauna selvatica, ovviamente del tutto abusivo.
Per il CABS si tratta dell’ennesimo scempio che evidenzia ancora una volta un caso emblematico nel panorama italiano del bracconaggio. Quello di Palermo, infatti, è il più grande mercato di fauna protetta del nostro paese e probabilmente dei paesi UE. In nessuna parte dell’Europa vi sono, infatti, esempi eclatanti come nel caso di Ballarò. Un mercato sostanzialmente impunito, visto che nel 2016 sono avvenuti solo due interventi repressivi. Il tutto con una mozione approvata lo scorso luglio dal Consiglio Comunale di Palermo che obbliga Giunta e Polizia Municipale ad intervenire.
Due soli interventi, rappresentano quasi il nulla. Di domeniche (quando cioè viene montato il mercato degli uccellatori) ne sono infatti passate molte di più. Gli uccellatori continuano a godere di un clima di sostanziale impunità, afferma sempre il CABS. I piccoli uccelli canori vengono catturati nel corso della settimana con le reti, ammassati in piccole gabbie che vengono poi esposte per la vendita nel mercato. Gli uccellini deceduti, vengono poi smaltiti in strada.
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