- Visitabili le mura puniche di Palazzo Reale di Palermo
- Inaugurato un nuovo itinerario archeologico dal nome “Radici ritrovate”
- Un nuovo allestimento espositivo che attraversa i millenni
Palermitani e visitatori di Palazzo Reale si riappropriano di 2500 di storia. Da oggi, infatti, le mura puniche, risalenti al V secolo A.C., saranno visitabili.
Il nuovo itinerario archeologico
“Radici ritrovate” il nome dell’itinerario archeologico inaugurato in preview per i giornalisti e, dalle 13,30, per i primi turisti, corredato da un allestimento che attraversa i millenni, a partire dai reperti punici, fino a quelli islamici, per concludere, punta di diamante della collezione, in una mappa di Palermo e della Sicilia dell’XI secolo, da ricondurre ad un anonimo geografo arabo.
Uno spaccato unico sulla Sicilia
La carta geografica fa parte di un trattato cosmografico anonimo dal titolo “Il libro delle curiosità delle scienze e delle meraviglie per gli occhi”. Proveniente dall’università di Oxford, rimarrà in esposizione permanente insieme agli altri reperti, offre uno spaccato inedito e unico sulla Sicilia dell’epoca, intorno al 1020, dal punto di vista di un osservatore arabo.
Un intero corredo funerario
In esposizione anche un intero corredo funerario rinvenuto in una delle tombe puniche, durante gli scavi del 1953, e altri pezzi ritrovati proprio a Palazzo reale grazie al lavoro dell’archeologa Roa Camerata Scovazzo.
Ammirare le meraviglie di Palazzo Reale
“Dopo avere aperto – ha sottolineato il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè – il portone monumentale, il corridoio medioevale con accesso al cortile Maqueda, la sala di Re Ruggero, la torre pisana e avere trasformato le sale Duca di Montalto in sede per l’allestimento di mostre dal livello internazionale, apriamo al pubblico le fondamenta, ritrovando le radici di una storia lunga duemila e 500 anni. Manca ancora la fruibilità delle segrete, che è il mio prossimo obiettivo. La politica è il mio mestiere ma io mi diverto di più a recuperare e offrire a tutti la possibilità di ammirare le meraviglie di Palazzo reale”.
L’impegno della Fondazione Federico II
“La Fondazione Federico II – ha detto il direttore Patrizia Monterosso – grazie ad un’ampia collaborazione interistituzionale ha voluto offrire, ancora una volta, uno sguardo d’insieme sul Palazzo che è un complesso di stratificazioni storico-culturali, proponendo un allestimento comprensivo di reperti che sono testimonianza del periodo punico, islamico e normanno svevo. Un segno tangibile delle modalità con cui diverse culture hanno vissuto Palermo e il Palazzo, la cui eredità è la bellezza che abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi”.
Il percorso espositivo è frutto di una collaborazione particolarmente proficua fra l’Ars che ha curato le infrastrutture e la Fondazione Federico II che si è occupata degli allestimenti.
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