“Celebrating Picasso” è la nuova esposizione che aprirà le porte al pubblico il prossimo 12 dicembre al palazzo Reale di Palermo. Nelle sale Duca di Montalto, la nuova mostra della Fondazione Federico II, sotto la presidenza di Gaetano Galvagno, stupirà il suo pubblico con un evento dedicato ad uno dei giganti dell’arte moderna: Pablo Picasso. Tra dipinti, ceramiche e litografie verranno celebrati e aperti al pubblico i capolavori dell’artista nonché uno dei principali animatori del cubismo.
L’anteprima per la stampa si svolgerà mercoledì 11 dicembre alle ore 10.30 e vedrà la partecipazione di personalità di spicco del mondo dell’arte, tra cui Oliver Widmaier Picasso, nipote del maestro, che interverrà in video e, Markus Muller, che parteciperà in streaming. Saranno presenti anche Jean Louis Andral, Alain Tapié e Pierluigi Carofano, tutti pronti a condividere le loro riflessioni sull’eredità artistica di Picasso e sull’importanza della mostra.
Picasso, la cui influenza ha segnato profondamente il corso dell’arte del XX secolo, sarà celebrato attraverso una selezione di opere iconiche provenienti da uno dei musei più prestigiosi dedicati alla sua arte. Il Kunstmuseum di Munster è noto per la sua vasta collezione di opere picassiane, e grazie a questa collaborazione internazionale, i visitatori siciliani avranno l’opportunità di ammirare capolavori che raccontano la vita e il genio creativo dell’artista spagnolo.
Rigenerare il territorio siciliano attraverso l’arte, la cultura e l’inclusione sociale. E’ l’obiettivo della Fondazione Federico II che ha lanciato un ambizioso progetto in Sicilia. A presentare il programma è stato il presidente Gaetano Galvagno, lo scorso 1 ottobre, presso l’oratorio di Sant’Elena e Costantino accompagnato dal presidente della Commissione d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia, Antonello Cracolici. Il progetto vedrà protagoniste la street art, la rigenerazione urbana e la lotta contro la mafia.
“È una volontà di tutto il Consiglio di amministrazione della fondazione Federico II il voler avviare un progetto artistico – ha dichiarato Gaetano Galvagno, presidente della Fondazione Federico II e dell’Assemblea Regionale Siciliana – per cercare di far valere quelli che sono i valori della legalità con dei personaggi simbolo. Partiremo dalla mia città, Paternò, che ha fatto parte del triangolo della morte dove cercheremo di contrastare la cultura dell’illegalità con una figura come quella di Piersanti Mattarella. La stessa cosa, – continua – verrà fatta anche in altre province e altre città siciliane; tutte le nove province saranno rappresentate da persone simbolo che hanno contrastato la mafia. Inoltre, riteniamo sia necessario successivamente creare una strada, “La strada della legalità”; faremo anche dei libri sulla storia delle persone che hanno combattuto e contrastato il fenomeno mafioso”.
Tra i progetti più ambiziosi spicca la creazione di una “Via dell’arte degli eroi”, una rete di murales che si estenderà su tutto il territorio regionale con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione alla cultura della legalità.
“La street art è una delle modalità per dare identità e far capire da che parte stanno le istituzioni – ha dichiarato Antonello Cracolici, presidente della Commissione d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia dell’Assemblea regionale siciliana – è inutile nascondersi, la mafia è ancora viva, esiste e prova a condizionare la vita dei nostri territori – continua – a volte emerge una pericolosa disponibilità a conviverci, per questo motivo è importante manifestare il sostegno per questa iniziativa, sensibilizzando anche le nuove generazioni alla cultura della legalità”.
Altro appuntamento sarà il concerto di natale. “Un progetto il cui ricavato verrà destinato alla Fondazione di Stefania Petyx – ha dichiarato Gaetano Galvagno – la quale propone di regalare delle esperienze alle famiglie meno fortunate piuttosto che la distribuzione dei beni di prima necessità”.
Inoltre, dal prossimo anno partiranno degli stage di lavoro con contratti semestrali rinnovabili per “Ragazzi speciali”. Tali verranno inseriti all’interno dell’equipe della Fondazione Federico II, i quali si occuperanno anche della gestione dei flussi turistici a Palazzo Reale.
“Ci auguriamo che i miti della gente non siano il capo dei capi ma le figure che hanno perso la vita durante gli anni di piombo – ha dichiarato Gaetano Galvagno – le nuove generazioni devono essere educate a resistere alle tentazioni di spaccio e della vicinanza alle cosche”. La mission è proprio quella di rigenerare il tessuto sociale attraverso l’arte e la celebrazione della memoria di chi ha combattuto la giustizia e la libertà in questa terra.