“Non condivido la posizione assunta dall’amministrazione comunale di Palermo, in merito alla possibile pubblicazione dell’elenco dei soggetti, che ad oggi non abbiano provveduto in modo regolare al pagamento della Tari, per una serie di motivazioni”.
Lo dice Nadia Spallitta, responsabile cittadina dei Verdi che prosegue: “In primo luogo si tratta di notizie riservate e che attengono alla sfera privata del cittadino, per cui potrebbe riscontrarsi anche una violazione della privacy. In secondo luogo esiste un rilevante contenzioso in materia di Tari e di Tarsu per cui il mancato pagamento in alcuni casi è legato a vicende processuali. Inoltre, negli ultimi anni, l’entrate derivanti dalla Tari, sono state superiori al costo del servizio di smaltimento dei rifiuti, per cui a mio avviso, i milioni versati dai cittadini in questi anni in misura superiore al cento per cento dei costi, andrebbero restituiti, perché non si comprende a quale titolo, l’amministrazione abbia incamerato un tributo maggiore rispetto ai limiti di legge. Per questo aspetto, gli uffici del comune di Palermo, dovrebbero avviare le procedure di compensazione tra crediti e debiti con i contribuenti (dal 2013 al 2016 i cittadini hanno pagato circa 10 milioni in più rispetto al costo del servizio). Infine, non si possono dimenticare i reiterati disservizi tali da poter giustificare, come ha detto la Cassazione, il venir meno dell’obbligo di pagare la Tari tutte le volte in cui, la raccolta del servizio, non ci sia stata o sia avvenuta in modo gravemente irregolare. Ritengo da ultimo, che le associazioni di categoria, a tutela dei loro iscritti, debbano attivarsi, chiedendo il riesame delle cartelle e l’avvio delle procedure di compensazione tra possibili crediti dei contribuenti ed eventuali debiti verso l’ente”.
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