“La recente sentenza della Cassazione, che riconosce l’abbattimento del 40% della tassa sui rifiuti, in presenza di reiterati disservizi, conferma quello che qualche giorno fa avevo preannunciato e cioè la possibilità per il cittadino, di pretendere nel caso di mancato svolgimento del servizio di raccolta dei rifiuti – come avviene da circa due mesi a Palermo – una riduzione della Tari dal 60 all’ 80% del tributo inizialmente dovuto. Si tratta di una espressa previsione legislativa di principi europei, in virtù dei quali, l’irregolarità del servizio, legittima l’abbattimento dello stesso”.
Lo dice Nadia Spallitta portavoce cittadina dei Verdi che annuncia l’organizzazione di uno staff di legali per assistere i cittadini che volessero esercitare il diritto alla riduzione.
“In questo contesto, l’evasione fiscale non c’entra nulla, trattandosi di attuazione di specifiche previsioni normative
(Legge 152 del 2006), introdotte anche dal vigente regolamento Tari di Palermo all’articolo 10 – prosegue – Per cui l’istanza di riduzione, non è un atto illecito come l’evasione, ma è esercizio di un preciso diritto riconosciuto dalle norme. In sintesi, i cittadini sono autorizzati a chiedere al comune, l’attuazione dell’art 10 del regolamento e quindi, la riduzione della Tari. Inoltre, dubito che i disservizi siano legati al fenomeno dell’evasione, perché è stata avviata una efficiente azione di contrasto (ha consentito il recupero di decine di milioni di euro) e perché in ogni caso il comune garantisce per legge il costo delle prestazioni. A mio avviso, il problema è nella inadeguatezza della organizzazione e gestione della Rap e di tutti i servizi connessi. La responsabilità è da ascrivere a queste incapacità gestionali”.