Palermo

Padre, madre e figlia arrestati allo Zen, tutti accusati di spaccio con in casa oltre 80 dosi di droga

I carabinieri della stazione di San Filippo Neri, hanno arrestato allo Zen a Palermo padre, madre e figlia, di 66, 63 e 40 anni, palermitani, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari dopo aver notato un continuo andirivieni da un appartamento hanno deciso di perquisire l’immobile. In casa dentro un mobile all’ingresso sono state trovate 80 dosi tra cocaina e hashish, più altri 5 panetti di hashish. Lo stupefacente sequestrato è stato inviato al laboratorio analisi sostanze stupefacenti del comando provinciale carabinieri di Palermo, per le analisi qualitative e quantitative. Il gip ha convalidato gli arresti.

L’arresto a Sant’Agata di Militello

Nel pomeriggio di ieri, agenti della Polizia di Stato hanno tratto in arresto un santagatese di 65 anni colto nella flagranza del reato di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. I poliziotti del Commissariato P. S. di Sant’Agata di Militello, ancora una volta impegnati nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, sono infatti entrati in azione a seguito di una notizia che hanno provveduto ad approfondire.

La perquisizione

Nei giorni scorsi, infatti, era stato segnalato un gran via vai nei pressi di una associazione privata gestita da un santagatese nel pieno centro cittadino di Sant’Agata di Militello. Dopo aver predisposto un appostamento nei pressi del locale adibito ad associazione e nei pressi dell’abitazione del sospettato, gli agenti della Polizia di Stato hanno atteso il momento opportuno e sono intervenuti prima nel club e, successivamente, nell’abitazione dell’indagato dove, alla sua presenza, è stata effettuata un’accurata perquisizione che ha consentito di rinvenire un involucro contenente sostanza presumibilmente stupefacente.

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Gli accertamenti

Una volta condotto in ufficio, gli accertamenti speditivi sulla sostanza stupefacente hanno consentito di accertare che si trattasse di cocaina per un quantitativo di 430 grammi circa.

Si tratta di uno dei più significativi sequestri di sostanza stupefacente del tipo pesante dell’ultimo periodo nell’hinterland della provincia di Messina: la droga, infatti, una volta immessa sul mercato, avrebbe fruttato nella vendita al dettaglio oltre 120.000 euro. Pertanto il detentore è stato tratto in arresto e, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti, tradotto al carcere di Barcellona Pozzo di Gotto in attesa dell’udienza di convalida.

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