Dopo la grande campagna acquisti che ha riportato Forza Italia ‘in auge’ fra i partiti all’Ars consolidando il primato numerico all’interno della maggioranza che sostiene Musumeci e dopo la pace con il ‘nemico’ interno più volte attaccato anche pubblicamente, Gaetano Armao, Gianfranco Miccichè va alla pace anche con il leader di Cantiere Popolare Saverio Romano.
Fra i due non correva buon sangue da un anno e mezzo e non si parlavano più già dalla campagna elettorale per le europee quando Romano fu candidato come ospite ‘amico’ proprio nelle fila azzurre ma la scelta piovve dall’alto e Miccichè, che spingeva l’acceleratore su Milazzo, non accolse bene quella candidatura che rischiava di non far salire proprio Milazzo. Fu una campagna rivolta più all’interno che all’esterno del partito che si lasciò dietro un po’ di ruggini.
A distanza di tanto tempo i due sono stati avvistati ieri insieme a Palazzo dei Normanni. Un incontro lungo durante il quale si è parlato di politica come non si faceva da tempo. Nella coalizione di centrodestra è ormai chiaro che c’è un centro che si contrappone, pur nell’alleanza, ai populismi, ed anche se Miccichè alla fine ha dovuto digerire la Lega che è e resta un alleato ha decisamente molto più a che veder con gli altri centristi che non con gli estremi della coalizione. Così Forza Italia, catalizzatore dei moderati come dimostrano le ultime adesioni, deve tornare a parlare con Cantiere Popolare e Udc. Una scelta, un percorso inevitabile visto che ormai manca un anno e mezzo o anche un po’ meno alle amministrative che coinvolgeranno Palermo e due anni, o anche poco meno, alle regionali.
C’è un altro dato rilevante. Altre due adesioni possibili a Forza Italia, quella dei deputati Carmelo Pullara e Luisa Lantieri, sembrano aver subito una battuta d’arresto. L’arrivo di Pullara (che smentisce e precisa) creerebbe qualche problema con la neo forzista Margherita La Rocca Ruvolo e con Riccardo Gallo Afflitto. I bacini elettorali sono gli stessi e si rischierebbe nuova concorrenza interna. Diversa la storia dell’adesione di Luisa Lantieri, data per cosa fatta ma adesso un po’ meno decisa.
Allora, meglio avere buoni rapporti con i partiti alleati che possono essere anche destinazioni alternative per alcune adesioni, anche se non proprio per queste due. Di adesioni in arrivo, infatti, ce ne sarebbero in casa Udc, che così riprenderebbe un po’ di smalto perduto per le defezioni. C’è poi da considerare la rediviva Dc di Totò Cuffaro, ancora tutta da capire.
Il lungo incontro fra Miccichè e Romano è finito, ieri, a pranzo e a margine è arrivato anche Nicola D’Agostino oggi deputato di Italia Viva. Solo un ‘boccone’ con due colleghi o qualcosa di più? Fatto sta che le grandi manovre all’Ars e nella politica siciliana in genere sono in pieno svolgimento e le destinazioni sono ancora tutte fluide e in via di definizione. E intanto Forza Italia deve vedersela con le richieste dei territori. In giunta non ci sarà un rimpasto ma la sostituzione di due assessori azzurri. Se ne parla da tempo ma le resistenze fino ad ora hanno impedito che si realizzasse
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