Durante la trasmissione Mattino 5, in onda sulle reti Mediaset, si è tornato a parlare della strage di Altavilla Milicia, dove nella notte tra il 10 e l’11 febbraio sono stati uccisi Antonella Salamone e i due figli Emanuel e Kevin di 5 e 16 anni. L’omicidio, secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbe avvenuto durante un esorcismo compiuto dal 54enne Giovanni Barreca, marito di Salamone, dalla figlia 17enne e da una coppia di complici, Massimo Carandente e Sabrina Fina.

L’incontro con i “fratelli di Dio”

A parlare ai microfoni della trasmissione Mediaset è un’amica di Antonella che ha voluto mantenere l’anonimato. La donna, ripresa di spalle, ha raccontato gli inizi della conoscenza tra Salamone e i “fratelli di Dio”, la coppia di coniugi fanatici religiosi che aveva assunto il ruolo di “guida spirituale” di Barreca. “Si erano conosciuti su Facebook – ha spiegato la donna – e lei ne parlava con entusiasmo. Era felice di averli incontrati, mi raccontava che dovevano venirla a trovare. Mi aveva anche chiesto di conoscerli, ma io mi ero rifiutata”.

Le paure di Antonella

In un primo momento, secondo l’amica, Salamone era felice che la coppia stesse per raggiungerli a casa. Subito dopo il primo incontro, avvenuto molto prima dell’esorcismo che è costato la vita a lei e ai suoi due figli, aveva però cambiato idea. “Aveva percepito delle strane vibrazioni – ha spiegato ancora la donna -. Mi diceva che non li voleva più in casa, che sperava che se ne andassero”.

Orrore ad Altavilla, le domande ancora senza risposta

Sono ancora tanti i punti oscuri su cosa sia accaduto il 10 febbraio, con un vuoto di 12 ore nelle attività dei protagonisti. Barreca avrebbe accompagnato Carandente e Fina alla stazione di Altavilla Milicia a mezzogiorno, mentre le vittime erano già decedute, per poi consegnarsi ai carabinieri di Casteldaccia alle due di notte, lasciando la figlia sola nella sua stanza. Gli inquirenti stanno indagando se Barreca possa essere stato drogato per istigarlo a compiere il massacro, ma rimane ancora da chiarire dove si trovasse e cosa abbia fatto durante quel black-out di 12 ore.

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