“Chi blocca procedure chiave per la città, se ne assuma la responsabilità“. Questo è, in sintesi, il pensiero del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che torna all’attacco sul blocco del piano triennale delle opere pubbliche ma parla anche degli allagamenti che hanno interessato il capoluogo siciliano.
Il sindaco si è espresso oggi a margine dell‘inaugurazione dell’area riqualificata fra via Sandro Pertini e via Fausto Coppi, allo Zen 2. Proprio il quartiere della VII Circoscrizione, è stato fra quelli coinvolti dagli allagamenti dei giorni scorsi.
Allagamenti e periferie
Dopo aver parlato del progetto, coordinato dal senatore Renzo Piano, il primo cittadino è stato categorico. Gli allagamenti sono colpa dei cambiamenti climatici “Le periferie hanno sofferto, come è successo in tutta Italia e in Europa. C’è stato un cambio climatico notevole. Questo – ha detto – non significa non accelerare, soprattutto in quelle opere pubbliche che qualcuno vorrebbe non realizzare, ma che servono invece a rendere più vivibile la città e a limitare i danni di questo cambio climatico”.
Fra queste, Leoluca Orlando comprende anche il sistema fognario di Partanna-Mondello, area interessata recentemente da forti allagamenti che hanno portati a danni ad auto e abitazioni. “E’ tutto previsto ed in corso d’opera. Chi blocca queste procedure, se ne assuma le responsabilità” ha sentenziato. Va detto però che, nell’attuale piano triennale in corso di valutazione da parte del Consiglio Comunale, non risultano essere inserite opere da destinare a tale scopo. Evidentemente, il riferimento del primo cittadino è al piano 21-23, di cui si aspetta l’approvazione in Giunta.
Orlando sul piano triennale: “550 milioni di opere bloccati” (VIDEO)
Altro punto focale della politica comunale delle ultime settimane è la mancata approvazione del piano triennale delle opere pubbliche. L’atto, già respinto da Sala delle Lapidi il 15 aprile, giace fra gli scranni del Consiglio Comunale già da un paio di mesi. Ciò in attesa di una nuova espressione dei consiglieri comunali, i quali però non sembrano fare significativi passi in avanti. Nelle ultime sei sedute a Palazzo delle Aquile, per ben cinque volte è mancato il numero legale. Il dibattito di ieri, ad esempio, ha visto i consiglieri in aula per soli otto minuti effettivi.
“Considero molto grave quello che sta accadendo – dice Orlando -. Lo hanno denunciato anche i sindacati e le associazioni dei costruttori. Vedere bloccati 550 milioni di euro di opere, già finanziate e pronte per andare a gara, significa veramente mortificare il bisogno di lavoro e di infrastrutture di questa città”.
Il sindaco risponde a Carmelo Miceli sul dissesto
Sul piano di riequilibrio, poi Orlando risponde all’intervista rilasciata a BlogSicilia dal deputato nazionale Carmelo Miceli che ha lanciato l’appello al sindaco invitandolo a chiedere la dichiarazione di dissesto del Comune (QUI L’INTERVISTA RILASCIATA DA MICELI A BLOGSICILIA).
Ma Orlando non ci sta e risponde a tono all’esponente Dem. “Qualcuno dovrebbe spiegare a Carmelo Miceli che cosa è il piano di riequilibrio, che stiamo applicando. Un provvedimento che è previsto dalla vigente normativa. Atto che fa pagare minori costi di questa situazione ai cittadini. Se poi qualcuno ritiene che sia bello prendersela con i palermitani, bloccando tutto con il dissesto, si accomodi pure. Non sarò certamente io a farlo dichiarare, visto che mancano le condizioni“.
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