- Il sindaco Orlando scrive al presidente del consiglio comunale Totò Orlando
- Tra le quattro delibere urgenti c’è anche quella dell’aumento della tassa sui rifiuti
- Dario Chinnici, capo gruppo a Palazzo delle Aquile di Italia Viva, dice “No”
C’è anche l’aumento della Tari, la tassa sui rifiuti, tra le delibere urgenti da discutere e, di conseguenza, da approvare segnalate dal sindaco Leoluca Orlando al presidente del Consiglio comunale Totò Orlando. Nello specifico Orlando si riferisce ai provvedimenti Tari 2020 “necessario – si legge nella lettera di Orlando – per erogare gli extracosti alla Rap ed evidentemente premessa condizione per la promessa stabilità finanziaria dell’azienda e indispensabile premessa per la delibera per Pef Tari 2021”.
Un turbine di polemiche e l’assessore stempera
L’assessore comunale di Palermo, Sergio Marino, ha tentato di spegnere le polemiche sorte dopo la notizia. “Bellolampo è oggi in una situazione di criticità, come lo era fino a un mese addietro. Il nostro impegno – prosegue – è stato quello di mantenere gli aumenti nella misura minima possibile, salvo rivalsa nei confronti della Regione e, soprattutto, ma pare che ciò non conti, mantenere salda la Rap e il suo equilibrio di bilancio a tutela dei lavoratori e della stessa Azienda. Non approvare il Pef Tari comporterebbe per la Rap un percorso già visto in un recente passato”.
Chinnici (Iv): “Pronti alle barricate, Marino copre i propri fallimenti”
“Se l’assessore Sergio Marino vuole aumentare le tasse ai palermitani in piena pandemia per coprire i propri fallimenti, sappia che faremo le barricate in consiglio comunale: Italia Viva non consentirà che i cittadini paghino un solo euro in più, né permetteremo che si strumentalizzino i lavoratori. L’innalzamento della Tari è legato unicamente all’incapacità di questa amministrazione e di chi, negli anni, ha avuto la delega all’Ambiente e ai rapporti con la partecipata”. Lo dice il capogruppo di Italia Viva al consiglio comunale di Palermo, Dario Chinnici, commentando le dichiarazioni dell’assessore Sergio Marino.
Rap in piedi grazie a senso di responsabilità
“Se oggi la Rap è ancora in piedi è grazie al grande senso di responsabilità di chi, come Italia Viva, nel giugno 2020 ha votato un debito fuori bilancio da 9,7 milioni di euro – continua Chinnici – mentre oggi il sindaco Orlando chiede di aumentare la Tari di nove milioni l’anno per i prossimi tre anni, pura follia per una città sporca e con una discarica satura. Le uniche dichiarazioni pericolose sono quelle di Marino che in consiglio comunale ha negato un aumento della Tari, salvo poi smentirsi da solo, e in Aula ha addirittura negato di conoscere i dettagli di un Pef ben noto all’amministrazione attiva. Nessuno pensi di mettere le mani nelle tasche dei palermitani”.
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