“Il Movimento 5 Stelle, dopo un ampio dibattito interno, ha deciso di chiedere le dimissioni di Salvatore Orlando dalla carica di Presidente, ma non da quella di Consigliere comunale”.
Questa è la posizione ufficiale del gruppo pentastellato a Sala delle Lapidi all’indomani del rinvio a giudizio di Totò Orlando con l’accusa di concussione. “La nostra è esclusivamente una valutazione di opportunità politica, in quanto riteniamo che siano venute meno le condizioni per una serena prosecuzione del mandato nell’interesse di tutto il Consiglio Comunale e dei cittadini”.
Le motivazioni sono solo parzialmente in linea con quanto anticipato ieri a BlogSicilia da Ugo Forello, capogruppo del M5s all’interno del consiglio comunale cittadino, il quale aveva tacciato la vicenda di “poca trasparenza”.
Continua la nota ufficiale: “Si è, infatti, creata una situazione di imbarazzo istituzionale che non può essere sottaciuta: il vice-segretario generale, Dott. Serafino Di Peri e il dirigente dell’Ufficio di Staff al Consiglio Comunale, Dott. Dario Gristina – le persone che avrebbero ricevuto le indebite pressioni e che avrebbero reso dichiarazioni agli inquirenti – ricoprono dei ruoli e svolgono funzioni che richiedono una stretta collaborazione e sinergia con la Presidenza del Consiglio.
“Questa situazione imbarazzante – conclude il Gruppo pentastellato – si è già oggi manifestata con la presenza in aula del vice segretario comunale, Di Peri, e l’assenza del Presidente del Consiglio, Orlando”.
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