Questa mattina il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha partecipato al Foro Italico alla Festa del Sacrificio – Eid Al Adha della comunità musulmana.
“Tutti figli di un unico Dio”
“Ringrazio la comunità musulmana – ha detto il sindaco – per questo momento di preghiera e riflessione che ci ricorda quanto tutti siamo figli di un unico Dio. E che sottolinea l’importanza della fraternità, dell’amicizia, della condivisione e della pace. Valori che sono, e vogliamo che siano, di riferimento nella vita della nostra città e che dobbiamo tutelare sempre e, in particolar modo, in questi anni difficili”.
Accoglienza
Questa mattina i fedeli musulmani della nostra città si sono ritrovati per la preghiera collettiva alla spianata del Foro Italico. Con loro era presente il sindaco Leoluca Orlando, da sempre strenuo sostenitore dell’integrazione e dell’accoglienza dei popoli in città.
Il significato della festa
La Festa del Sacrifico in ricordo del profeta Abramo costruisce un momento importante per la vita dei musulmani a Palermo. Si celebra in pratica la prova superata da Abramo, considerato padre del monoteismo dall’Islam.
Eid al Adha, in arabo “Festa del Sacrificio”, ricorda la vicenda narrata dal Corano della prova di Abramo, che obbedisce all’ordine di immolare il figlio ed al quale, prima che potesse mettere in atto l’azione, viene inviato dal cielo un montone da sacrificare. L’unica differenza del verbo coranico rispetto alla vicenda riportata pure dal libro biblico della Genesi è che nella versione giudaico-cristiana il figlio da sacrificare è Isacco mentre il Corano parla di Ismaele.
La festa viene detta anche Eid Qurban che vuole dire anche Sacrificio, ma che ha un’etimologia anche più profonda; la radice triletterale semitica “Q-R-B” significa “vicinanza” e quindi è la festa dell’avvicinamento al Signore. “Eid al Kabir” (La Grande Festa) e “Eid al Nahr” (Festa dello sgozzamento) sono altri nomi; Qurban Bayram nel mondo turco.
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