“A noi palermitani manca una visione. A Leoluca Orlando no. Lui ce l’ha eccome”. Inizia così un post di Saverio Romano leader di Cantiere Popolare su Facebook. Un post nel quale risponde alle più recenti dichiarazioni del sindaco e, senza mai accennarlo nemmeno, di fatto, colloca il centro del centrodestra nel fulcro della battaglia politica per Palermo che è già iniziata anche se ancora non ufficializzata.
“Noi saremo dei visionari, sicuramente. Ma lui ormai farnetica. Non abita più a Palermo, il sindaco, ma ha evidentemente preso residenza in un’altra dimensione che non gli consente di vedere lo sfacelo che ha prodotto con la sua amministrazione e con la sua compagnia di giro”.
L’attacco è frontale e anche se non è il primo oggi pesa più di altri giorni nel quadro politico. Quattro anni fa si disse che Romano aveva voglia di candidarsi contro Orlando e anche all’inizio del toto candidato sindaco di quest’anno il nome è stato fatto in più di una occasione.
Ma di concreto non c’è nulla. E’ già in campagna elettorale, invece, Francesco Scoma che si comporta da candidato, incontra persone, rilascia dichiarazioni. E di nomi ne circolano ancora altri come Roberto Lagalla è un altro nome papabile un po’ per tutto. Perfino l’assessore regionale Toto Cordaro ha i suoi supporter. Nessuno di questi ha detto mai di essere candidato, Scoma a parte. M mettiamola come vogliamo è il centro quello che è già partito in questa gara ad ostacoli e che rivendicherà un uomo di centro per Palermo anche al tavolo della trattativa per dare il via libera a Musumeci per la Regione
E in questa situazione le parole pesano. “Noi palermitani non abbiamo la visione: forse dipenderà dalle 1200 bare accatastate che ce la oscurano – continua il post di Romano – o dai camion e dalle automobili assiepate per ore e ore su ponte Corleone che non ci fanno scorgere l’altra parte della città, o sara’ anche colpa delle pile di rifiuti ad ogni angolo di Palermo che ormai fanno stabilmente parte dell’arredo urbano, delle foto ai monumenti e della nostra vita in ogni giorno della settimana”.
“Non siamo all’altezza, noi palermitani, della visione alta del sindaco che ci sta provando a farci cambiare mentalità con una rivoluzione culturale! La colpa e’ nostra che non abbiamo una visione, e forse sara’ per i mille muri che Orlando ha edificato senza abbatterne nessuno. Annunci, slogan, sogni, promesse: un lungo elenco quello del sindaco Orlando. Come se non governasse da trent’anni, come se fosse atterrato ora sulla città da Marte, come se fossimo cosi stupidi, oltre che privi di una visione”.
Alla luce anche del clima che si respira a Palazzo delle Aquile sembra proprio che sarà una estate calda, anzi un intero anno senza respiro
Commenta con Facebook