Nulla di nuovo sotto il sole. Ma neanche sotto la luna che ha illuminato una notte elettorale anomala. Niente suspance, nessuna attesa, nessuna sorpresa. Exit poll e proiezioni sfatano subito i dubbi e confermano le attese della vigilia: Leoluca Orlando è ancora sindaco di Palermo.

Per l’ufficialità bisognerà attendere ancora a lungo perchè lo scrutinio dei dati ufficiali va a rilento ma i giochi sembrano più che fatti.

La partita si conferma essere stata a tre fra Orlando e Ferrandelli che insegue con Forello terzo incomodo. Per i 5 stelle non è una vittoria me neanche una sconfitta. In Sicilia il movimento cresce un po’ dappertutto rispetto alle precedenti elezioni anche se nel resto del Paese non è così.

Conferme, anche se in comuni più piccoli, viene da un altro sempiterno. Nino Di Guardo  viene riconfermato sindaco di Misterbianco. Altro ‘grande vecchio’ in pista e Giovanni Burtone che scavlca lo stop imposto dal pd ai suoi candidati con troppe legislature alle spalle facendosi eleggere sindaco di militello val di Catania.

C’è poi la sorpresa Lampedusa dove la sindaco uscente Giusi Nicolini non spopola affatto.

Ma gli occhi erano puntati anche su Trapani, secondo capoluogo al voto in Sicilia ma anche città delle grandi inchieste che vedeva la sfida principale fra due candidati sindaci ex amici fra loro ed al centro di inchieste giudiziarie molto diverse (e diverse anche le posizioni dei singoli) ma pur sempre oggetto di chiacchiere e scandali.

Trapani andrà al ballottaggio e per buona parte della nottata è sembrato che potrebbero essere proprio i due chiacchierati Antonio D’Alì e Mimmo Fazio a contendersi la poltrona di prima cittadino. Fra di loro, in mattinata però si è inserito il piddino Pietro Savona, dato per outsider ma che ha recuperato più di qualcosa per effetto delle inchieste. Sarà lui ad andare al ballottaggio con Fazio

Ma Trapani è una città che non ascolta le sirene delle inchieste e lo dimostra anche oggi.

Qualche suspance arriva da centri più piccoli ma comunque importanti come Termini Imerese e Cefalù.

Ma anche se i giochi sembrano fatti c’è ancora chi spera in un colpo di scena dell’ultima ora. Un improbabile colpo di scena ma di impossibile in politica non c’è nulla così come sondaggi, exit poll e proiezioni in passato qualche sorpresa l’hanno riservata. Non sembra questo il caso ma…

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