Dopo l’annullamento delle elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine dei Medici di Palermo avvenuto martedì scorso, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO), in accordo con il Ministero della Salute, ha disposto la ripetizione del voto.
Riunione per le nuove date
Il Presidente dell’Ordine di Palermo, Toti Amato, ha convocato una riunione del Consiglio direttivo con, all’ordine del giorno, fra l’altro la definizione delle nuove date. Il consiglio ha valutato alcune possibilità ed ha confermato che le nuove elezioni dovranno svolgersi entro la fine dell’anno.
Esposti e botte e risposta
Intanto continua la bufera all’ordine dei medici dopo un esposto e uno scambio di accuse fra il Presidente Amato e il candidato presidente di opposizione Imburgia. “E’ mio preciso dovere difendere l’onorabilità mia personale ma soprattutto dell’Ordine dei Medici, istituzione al centro di attacchi chiaramente preordinati. già ben prima delle elezioni avevo presentato alla polizia postale una serie di documenti che ora accompagnerò con altro materiale” ha detto ieri sera a BlogSicilia il Presidente dell’ordine dei medici di Palermo Toti Amato rispondendo a caldo alla diffusione della notizia della presentazione di un esposto alla procura all’indomani dell’annullamento delle elezioni. Una delegazione della lista Rinnovare con in testa il candidato presidente Giovanni Imburgia si è, infatti, recata alla Procura di Palermo per formalizzare un esposto. Oltre all’esposto Imburgia chiede di Commissariare l’ordine di Palermo.
Cosa è successo
Tutto nasce dall’annullamento delle elezioni avvenuto quando le consultazioni stavano per concludersi. La decisione è stata assunta nell’ultima giornata di votazioni della seconda convocazione poco prima della chiusura definitiva dei seggi. L’annullamento è stato deciso a causa della segnalazione di un iscritto all’albo che ha rilevato una firma anomala da parte di un altro votante dato per presente ma che invece non avrebbe votato. La segnalazione è arrivata dalla dottoressa Ornella Barraco che, mentre stava firmando il registro per ritirare la scheda elettorale, si è accorta che sotto il suo nome, tra i votanti, compariva in ordine alfabetico quello del fratello, con a fianco una firma fatta a penna. A questo punto la dottoressa Barraco ha segnalato al presidente del seggio il fatto che il fratello si trova fuori città, ed esattamente a Torino, da circa una settimana e appare, dunque, impossibile che possa essersi presentato a votare. La vicenda è stata segnalata alle forze dell’ordine.
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