Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre tornerà l’ora solare. Lancette indietro di un’ora dunque – dalle 3:00 alle 2:00 – nell’ultimo weekend di ottobre, quando si potrà godere di un’ora di sonno in più, ma poi ci sarà un’ora di buio in più tutti i giorni. Da tempo si parla ormai della possibilità di estendere l’ora legale tutto l’anno, evitando il cambio dell’ora, ma sinora si tratta solo di ipotesi.
Certo è che l’idea, in pieno caro bollette, di dover accendere la luce prima, non piace proprio a nessuno a causa dei costi più che triplicati dell’energia elettrica.
Già nel 2018, alcuni paesi dell’Ue, in particolare quelli nordici, chiesero l’abolizione del cambio di ora, considerando inesistenti i vantaggi generati dallo sfruttamento della luce naturale. L’appello ora si fa sentire con più forza: con la crisi energetica in atto e il caro bollette che grava sempre più sulle tasche di imprese e famiglie, si è tornato a discutere sulla questione.
La Sima, Società Italiana di Medicina Ambientale ha chiesto al Governo di mantenere l’ora legale tutto l’anno. L’obiettivo è guadagnare un’ora di luce e più calore solare, risparmiando sui consumi di elettricità. Della stessa idea il Codacons, che riporta un sondaggio secondo cui l’80% degli i italiani è favorevole all’eliminazione dell’ora solare. Per l’associazione dei consumatori, l’ora legale permanente permetterebbe un risparmio fino a 500 milioni di euro all’anno.
Secondo le stime di Terna, invece, si otterrebbe un beneficio fino a 1,8 miliardi di euro, sulla base di quanto risparmiato nei sette mesi del 2022 in cui c’è stata l’ora legale. Infine, secondo una ricerca realizzata dal Centro Studi di Conflavoro PMI, l’ora legale garantirebbe un risparmio di 2,7 miliardi di euro nel 2023, abbattendo i consumi dell’elettricità.
Degli effetti del cambio dell’ora sulla salute si discute ogni anno. Lo spostamento delle lancette apporterebbe infatti disagi fisici e aumento dello stress.
“I due passaggi, in primavera e autunno, sono come due piccoli jet lag e l’impatto sulla salute è di un certo rilevo”, spiega Luigi Ferini Strambi, primario del Centro di Medicina del sonno all’ospedale San Raffaele di Milano. Nei giorni successivi allo spostamento delle lancette, si verifica un numero superiore di infarti e infortuni sul lavoro.
Con il cambio di ora da legale a solare ci saranno anche altri effetti legati alla salute come l’ansia e l’alterazione dell’umore. Inoltre il cambio potrebbe influenzare anche le abitudini alimentari portando a inappetenza.
Tra i disturbi più frequenti, oltre alla difficoltà di prendere sonno, c’è anche quello di concentrazione. Diversi studi sostengono inoltre che il cambio di ora da legale a solare potrebbe avere effetti anche sul cuore.
Facile comprendere che un’ora in meno di luce “costringe” a un consumo di energia maggiore, per cui non mancano le preoccupazioni e chi vorrebbe mantenere l’ora legale. I vantaggi di spostare le lancette un’ora in avanti sono diversi: energetici, economici e ambientali. Gli ultimi dati raccolti risalgono al 2020: grazie all’ora legale (giornate più lunghe, quindi più luce) il risparmio è stato di circa 400 milioni di kWh di energia, il consumo medio annuo di elettricità di circa 150 mila famiglie. Da non trascurare i benefici ambientali: 250 mila tonnellate di CO2 in meno in atmosfera. Ultimo, ma non meno importante e il risparmio in termini monetari: circa 66 milioni di euro.
Nel frattempo il Parlamento Europeo ha convocato una Commissione per modificare la direttiva sul cambiamento dell’orario. Numerosi studi scientifici sono stati messi al vaglio, soprattutto quelli relativi all’impatto sulla salute umana. Inoltra è stato anche sondato il pensiero dei cittadini europei sul tema. Con 4,6 milioni di risposte, l’84% favorevole era favorevole all’abolizione del cambio d’ora. La votazione della Commissione si è svolta il 4 marzo 2019 con 23 voti favorevoli, 11 contrari e 0 astenuti. Quello che è stato abolito, in realtà, non è l’ora legale in sé, quanto piuttosto il cambio di orario. Il verdetto in realtà ha stabilito che ciascun Paese dell’Unione potrà decidere se mantenere in maniera permanente o l’ora legale o quella solare per tutto l’anno, anche se per adesso non c’è ancora un verdetto ufficiale.
Perché si parla tanto di cambio orario in relazione alla questione energetica? Ebbene, la proroga dell’ora legale avrebbe portato a un considerevole risparmio energetico.
Gli appelli sono stati numerosi e l’ultimo, con il quale si chiedeva almeno il posticipo di un mese, è stato pubblicato sulla rivista Lancet.