E’ accusato di avere lasciato un cellulare con la telecamera accesa nello spogliatoio dell’Asp di Palermo in via La Loggia per riprendere le colleghe mentre si cambiavano durante l’inizio e la fine del turno di lavoro.

La procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio di un operatore sanitario di 50 anni, palermitano, accusato di interferenze illecite nella vita privata. Le indagini, condotte dai carabinieri, sono scattate dalle denunce delle vittime riprese dal cellulare del sanitario che lo aveva piazzato nello spogliatoio della struttura sanitaria in una tasca di un camice appesa.

Uno smartphone in registrazione per filmare le colleghe che si cambiavano d’abito, prima e dopo aver intrapreso il turno di lavoro. L’udienza preliminare, davanti al gup di Palermo, si terrà il prossimo a giugno. L’inchiesta, che ha preso avvio grazie alla denuncia delle vittime, è stata condotta dai carabinieri e ha svelato la condotta dell’impiegato che ha violato la loro intimità e il loro diritto alla privacy.

Una delle vittime che si è accorta della ripresa ha filmato con il proprio cellulare il video che la riprendeva mentre si cambiava. Un gesto che ha consentito di iniziare le indagini che hanno portato adesso alla richiesta di rinvio a giudizio da parte della procura.