Un operaio di 60 anni è morto ad Alcamo caduto da un lucernaio che si trova sul tetto di una abitazione. Ad avere perso la vita Jamel Zemzemi, di nazionalità tunisina ma da qualche tempo ad Alcamo proprio per svolgere il suo lavoro di operaio.
Secondo quanto ricostruito sino ad adesso dai carabinieri, il sessantenne sarebbe caduto giù dal tetto di una casa in via Fazio, una traversa del principale corso 6 Aprile. Probabilmente stava svolgendo dei lavori edili per conto della proprietaria dell’immobile. Per cause ancora tutte da appurare ha perso l’equilibrio ed è caduto sull’asfalto, morendo sul colpo.
Ad intervenire i carabinieri della locale compagnia coadiuvati dai colleghi del Nil, gli ispettori del lavoro. Saranno effettuate delle verifiche soprattutto sul perché l’uomo fosse su quel tetto e se effettivamente stesse effettuando dei lavori edili e a che titolo. Al vaglio soprattutto le verifiche sull’esistenza delle necessarie misure di sicurezza sul tetto.
E’ morto all’ospedale Villa Sofia di Palermo dove era ricoverato dal 9 settembre, Mario Angioletti, 35 anni, messinese, l’operaio caduto per il cedimento di un ponteggio in un cantiere di via Ugo La Malfa, a Palermo.
L’uomo, originario di Messina e residente a Faro Superiore, sposato e padre di due figlie, stava eseguendo dei lavori di ristrutturazione è caduto da un’altezza di circa 4 metri, sbattendo violentemente la testa. Indagini sono state avviate dalla polizia e dai tecnici dell’Asp che si sono recati nel cantiere dove Angioletti stava lavorando. Sono stati donati gli organi.
“Ci stringiamo alla sua famiglia in questo momento di grande dolore – afferma il presidente di Ance Palermo Giuseppe Puccio – Il tema della sicurezza nei cantieri per noi e le nostre imprese è e rimane sempre un tema prioritario. Lavorare in sicurezza è il minimo che si possa garantire ai nostri operai e, sebbene il nostro purtroppo non sia un lavoro a rischio zero, da tempo, stiamo portando avanti una serie di iniziative con le parti sociali per garantire maggiore tutela e maggiori controlli nei cantieri”.
Sono numerosi gli eventi di questa natura nel palermitano. L’ultimo è di appena due settimane fa ed è accaduto a Misilmeri. In quel caso un operaio di 55 anni, mentre stava sistemando la tettoia in un negozio di cinesi, è caduto da una scala. L’uomo è stato soccorso dai sanitari del 118 e trasportato all’ospedale Civico di Palermo.
Le indagini su quell’indicente, dalle conseguenze decisamente meno gravi, sono condotte dai carabinieri che sono intervenuti dopo il ferimento dell’operaio. Secondo una prima ricostruzione la scala su cui lavorava il cinquantacinquenne, dipendente regolare di una ditta, sarebbe stata appoggiata su una parte di terreno disconnesso e questo gli avrebbe fatto perdere l’equilibrio.
Altra vicenda quella accaduta a Cianciana, in provincia di Agrigento. Due operai del Comune, impegnati in lavori di riparazione della rete idrica lungo la strada provinciale 32 in contrada Quarto di Rocche, in quel caso sono stati investiti da un’auto. Ad avere la peggio un 59enne originario di Alessandria della Rocca, trasferito d’urgenza in elisoccorso all’ospedale Civico di Palermo. L’uomo ha riportato ferite e fratture all’altezza del torace ma non sarebbe in pericolo di vita.
L’altro operaio coinvolto era un 60enne di Cianciana, ricoverato all’ospedale Fratelli Parlapiano di Ribera per un trauma alla mano sinistra. La prognosi è di circa 30 giorni. Alla guida dell’auto, una Opel Astra, c’era un ambulante marocchino di 64 anni residente a Lucca Sicula. L’uomo si è subito fermato per prestare i primi soccorsi.