Un operaio di 59 anni è morto in un cantiere edile in contrada Santa Marina a Bagheria (Palermo). Le indagini sono condotte dai carabinieri che dovranno accertare cosa sia successo. Sta arrivando il medico legale che dovrà accertare le cause della morte. Nel corso delle prime indagini i colleghi hanno detto che l’uomo è stato colpito da un malore. Saranno i militari e i tecnici dell’Asp di Palermo a ricostruire quanto successo. Sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno constatato la morte dell’uomo.

Un presidio sulla sicurezza sul lavoro

Presidi e flash mob della Cisl siciliana, il 5 marzo dalle ore 11 davanti a tutte le prefetture dell’isola, per sensibilizzare sui temi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La manifestazione è una tappa della mobilitazione nazionale “Fermiamo la scia di sangue” lanciata dalla Cisl, che nelle scorse settimane ha tenuto assemblee nei luoghi di lavoro. Martedì 5 marzo in Sicilia saranno le lavoratrici e i lavoratori a raccontare questa strage silenziosa, dando voce alle tante, troppe, storie di morti bianche.

Le parole di Laplaca

“Vogliamo sostenere il positivo confronto avviato a livello nazionale – dichiara Rosanna Laplaca, segretaria regionale con delega in materia- con l’obiettivo di strutturare o rafforzare un coordinamento permanente di costruzione di interventi concreti sui territori e la definizione di attività certe e costanti di presidio sul livello locale, in piena prossimità delle realtà lavorative presso tutte le Prefetture dell’isola, in grado di aumentare la sinergia tra parti sociali, istituzioni e imprese, a cominciare dal presidio in ogni contesto lavorativo della rappresentanza sindacale e territoriale dei lavoratori e delle lavoratrici. Il nostro obiettivo è quello di garantire quel controllo di prossimità a favore dell’affermazione delle tutele di salute e sicurezza, già avviato in Sicilia con la campagna Cisl #presidiamolasicurezza. Il coordinamento deve rendere funzionale ed evitare la dispersione di risorse tra le istituzioni deputate ai controlli e ispezioni, realizzando altresì un grande investimento su prevenzione e formazione, anche attraverso la valorizzazione degli enti bilaterali e gli organismi paritetici”.

Cappuccio: “Questione di civiltà”

“La sicurezza sul lavoro è una questione di civiltà – afferma il segretario Generale della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio – un Paese in cui ogni giorno più di tre persone perdono la vita sul posto di lavoro, più di dieci lavoratori si feriscono o si ammalano e in cui nove ispezioni su dieci danno esiti di irregolarità, è un Paese sfregiato nei suoi valori fondamentali. Su questo “Governo, sindacato e imprese devono trovarsi dalla stessa parte per dar vita a una nuova strategia che punti all’obiettivo di azzerare le morti sul lavoro”.

“In Sicilia – continua Cappuccio- è prioritario rafforzare i ranghi degli ispettori e dei medici del lavoro, migliorare il coordinamento tra livelli chiamati al controllo, utilizzare e coordinare maggiormente le banche dati informatiche, istituire una patente a punti per qualificare le imprese e legare ai parametri di sicurezza il rating aziendale per l’accesso ai bandi di gara degli appalti pubblici. Ma va anche programmato un grande investimento sulla formazione in azienda, per lavoratori e datori di lavoro”.

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