Un’ora di sciopero si è svolta questa mattina nelle due sedi di Palermo e Catania della TMB Italia srl, azienda partenopea che si occupa in Sicilia di installazione e manutenzione di impianti elettrici, dove i lavoratori si sono riuniti in assemblea.
Allo sciopero hanno aderito anche i lavoratori Tmb Italia delle altre sedi siciliane di Messina e Agrigento. Lo rende noto la Fiom.
Le assemblee, sia nella sede palermitana di Villagrazia di Carini che di Catania, si sono svolte fuori dai cancelli.
L’azienda, riferisce la Fiom, ha vietato l’uso dei locali.
L’iniziativa di protesta è stata decisa dopo che, il 18 luglio, preso la sede di Palermo, si sono interrotte le trattative tra la Tmb Italia e le organizzazioni sindacali. Al centro dell’incontro, le questioni che i 50 lavoratori siciliani di Tmb Italia e i sindacati pongono da mesi nell’Isola, come il riconoscimento degli istituti previsti dal contratto collettivo nazionale di lavoro e una data mensile per l’erogazione fissa degli stipendi.
“L’ennesimo incontro in cui nei nostri confronti, e in quello di un rappresentante della Rsu di Catania, è stato tenuto un atteggiamento di aggressione verbale – dicono i segretari Fiom Cgil di Palermo e Catania Francesco Foti e Nunzio Cinquemani – Un tono provocatorio che abbiamo contestato e che non ha agevolato per nulla il confronto. In risposta a questo comportamento, i lavoratori e le segreterie della Fiom hanno attivato come forma di protesta il blocco dello
straordinario e delle ore viaggio. E indetto lo sciopero-assemblea di oggi”.
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