- Per il 4 luglio allerta arancione per le ondate di calore a Palermo, 37 gradi percepiti
- Bollino giallo a Catania ed a Messina
- Rischio incendi alto nel Catanese, Ennese e Siracusano
- Bruciano i boschi a Regalbuto, Agira e Nicosia, chiesto lo stato di calamità da Attiva Sicilia
- Canadair in azione a Nicosia
- In fiamma la macchia mediterranea nel Messinese
È già finita la tregua dall’afa e torna l’allerta per le ondate anomale di calore a Palermo. Il 4 luglio sarà bollino arancione per il capoluogo siciliano con 37 gradi di temperatura massima percepita. La protezione civile siciliana ha invatti diffuso il nuovo bollettino (il 132). Caldo torrido, quindi, nel capoluogo della regione.
Sempre nel Palermitano la pericolosità incendi sarà di intensità media con un livello di preallerta arancione.
Bollino giallo a Catania e Messina
Caldo da bollino giallo, invece, a Catania ed a Messina. Per il 4 luglio sono previsti 35 gradi in entrambe le città. Torna, dunque, l’allarme, anche se al più basso livello.
Rischio incendi in Sicilia
La stessa nota della protezione civile regionale elenca anche il rischio di incendi nell’isola. A Catania, Enna e Siracusa la pericolosità è alta e l’allerta è rossa. Nelle altre province siciliane, invece, la pericolosità è media con una preallarta arancione.
Roghi in boschi nell’Ennese, è emergenza
Roghi nei boschi dell’Ennese con incendi che divampano, già da ieri, principalmente nella zona nord della provincia.
“A breve proclamerò lo stato di emergenza – dice il sindaco di Regalbuto Francesco Bivona – perché siamo di fronte ad un disastro ambientale ed economico. Ci sono aziende agricole che hanno perso tutto, raccolti bestiame, infrastrutture e quanti hanno salvato gli armenti, hanno perduto il foraggio. Servono aiuti immediati da Stato e Regione e servono strumenti per fronteggiare i roghi”.
Bruciano 600 ettari
A Regalbuto da ieri bruciano oltre 600 ettari, in parte “feudi comunali” ed in parte terreni privati dove sorgono decine e decine di aziende.
“Ho sentito il sindaco Maria Greco di Agira, città pesantemente colpita dagli incendi, che si prepara anche lei alla dichiarazione di stato di emergenza. Malgrado l’instancabile lavoro di protezione civile – prosegue Bivona – Vigili del fuoco, Corpo forestale, i danni sono enormi ed il territorio devastato dal punto di vista ambientale”.
A Nicosia intervenuti i canadair
Vastissimo il fronte che ha interessato diverse centinaia di ettari, anche a Nicosia dove sono intervenuti anche tre canadair. L’incendio, con più focolai alimentati dal forte vento ha investito campi di grano, aziende e pascoli dove erano in attesa di essere stoccate le balle di fieno che rappresenta il foraggio per i prossimi mesi. Il fuoco, che ha interessato decine di contrade, si è sviluppato nella zona della riserva naturale di monte Altesina. Complessivamente si stima che siano andate in fumo alcune migliaia di ettari, ma al momento mancano dati certi perché i fronti sono ancora attivi e stanno operando tre elicotteri ed un canadair.
Chiesto stato calamità per Ennese
“Ho chiesto al presidente della Regione Musumeci che venga riconosciuto lo stato di calamità per le aree dell’Ennese che da ieri sono devastate dagli incendi, con l’attivazione di tutte le misure previste”. Lo scrive in una nota stampa la parlamentare siciliana di Attiva Sicilia, Elena Pagana. Dopo le prime notizie sui danni ambientale ed economici provocati dagli incendi nella zona Nord dell’Ennese e, in particolare a Regalbuto, Agira, Nicosia.
“Al momento – aggiunge – manca la stima esatta delle aree andate in fumo, ma si parla di migliaia di ettari, e manca la stima dei danni, ma ci sono aziende che hanno perso tutto, dai raccolti al foraggio, dal bestiame alle infrastrutture”.
Macchia mediterranea in fiamme nel Messinese
Da stanotte i vigili del fuoco sono impegnati nelle operazioni di spegnimento di un rogo scoppiato in contrada Perino a Roccella Valdemone in provincia di Messina. In fiamme ettari di macchia mediterranea e di alberi di nocciole. Sul posto, in supporto alla squadra a terra, opera un canadair della flotta aerea nazionale. Presenti anche agenti del corpo forestale della Regione Siciliana.
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