Ucciso con tre colpi di pistola sparati alle spalle mentre, in bicicletta, tentava di fuggire dal suo killer. E’ morto così Giuseppe Incontrera, assassinato due giorni fa alla Zisa con tre colpi di pistola calibro 22
La ricostruzione dei carabinieri
E’ la ricostruzione dei carabinieri fatta utilizzando i filmati delle telecamere di sicurezza della zona. I militari, che seguono l’indagine coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia, sono convinti di poter risalire in qualche giorno alle reali motivazioni del delitto che appare come un vero e proprio agguato.
Incontrera fugge non appena vede il killer ma la sua reazione non è sufficiente a salvargli la vita e cade a terra dopo essere stato raggiunto dal terzo colpo
Le piste seguite
Riguardano la droga ma anche la mafia le piste seguite per spiegare il delitto. Il delitto è avvenuto in via Imperatrice Costanza alla Zisa dove la vittima, 45 anni, che era in bicicletta, ha incontrato qualcuno, poi è stato inseguito e ferito con proiettili alla spalla e al torace. La corsa in ospedale non è servita: l’uomo è morto mentre alcune decine di persone tra familiari e parenti si aggiravano minacciose davanti al pronto soccorso del Civico.
Precedenti per droga e rapine lontani nel tempo
La vittima era stata arrestata più volte per spaccio di hashish, cocaina e eroina, per violazione della sorveglianza speciale, ma anche per rapine. Avrebbe fatto parte di una banda specializzata in colpi a istituti di credito del Nord Italia nei primi anni 2000. Armati di tagliabalsa i rapinatori entravano con uno stratagemma in banca e chiudevano impiegati e clienti nel bagno per fuggire coi soldi. Ma questi reati sono lontani nel tempo. Più di recente, invece, il suo nome viene fatto da un pentito nei verbali che hanno portato all’operazione sui ‘compro oro’, utiliozzati da Cosa Nostra per riciclare denaro o vittima di continue rapine quando ‘non allineati’
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