Palermo

Omicidio Rosolino Celesia, resta in carcere anche il fratello diciasettenne

Resta in carcere il diciassettenne reo confesso dell’omicidio in discoteca di Rosolino Celesia. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame che ha accolto solo la parte relativa al pericolo di fuga non ritenuto sussistente, ma ha confermato la misura cautelare.

Il minorenne difeso dall’avvocato Vanila Amoroso, ha confessato di avere sparato a Lino Celesia il 21 dicembre scorso all’interno della discoteca Notr3 di via Pasquale Calvi. L’omicidio viene contestato dalla procura per i minorenni con l’aggravante dei futili motivi.

Ai poliziotti ha spiegato di essere uscito armato di casa armato dopo che Celesia, un mese prima, aveva colpito il fratello con una bottiglia alla Vucciria. La notte dell’omicidio si sarebbe difeso dopo che Celesia aveva picchiato il fratello anche lui in carcere per detenzione di arma clandestina, facendogli perdere i sensi. Sono ancora diversi i punti oscuri da chiarire su questa vicenda.

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Il ritrovamento delle armi, una di queste a salve, e la possibilità che ci siano altri responsabili che avrebbero partecipato alla rissa conclusa con il delitto.

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