In testa al corteo l'arcivescovo di Palermo e il parroco di Sant'Antonino

Dalle risse all’omicidio, fiaccolata contro la violenza nel centro città, “Più sicurezza e legalità”

“Più sicurezza e legalità per Palermo”. Con questo striscione in testa la fiaccolata per le vie del capoluogo siciliano per chiedere maggiori controlli e impegni alle istituzioni.

La fiaccolata è stata organizzati dai frati della Chiesa di Sant’Antonino alla stazione centrale. “Abbiamo raccolto la richiesta di tanti commercianti e tanti residenti che sono state vittima della criminalità – dice fra Gaetano Morreale parroco della chiesa di Sant’Antonino – Abbiamo chiesto maggiore luce e sicurezza nelle nostre strade. Anche noi in chiesa siamo stati vittime di furti anche dentro la carestia. Una situazione non più tollerabile”.

In piazza anche l’Arcivescovo

Alla fiaccolata ha preso parte anche l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice. “Quando vengono colpiti gli esercizi commerciali che dietro hanno una famiglia è cresce l’ansia e l’insicurezza e questo ci chiede di renderci presenti e non possiamo disimpegnarci da questa emergenza crescente”. E il capo della chiesa palermitana si chiede anche cosa ci sta dietro questa crescente criminalità.

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Una ferita sociale

“Ci sta l’accentuarsi di una ferita sociale e l’assenza di lavoro e di garanzie – aggiunge – C’è l’incertezza che riguarda tante famiglie. Oppure c’è anche di nuovo una malavita che vorrebbe di pensare di incutere timore o di una malavita che vuole imporre oppressioni con il pizzo o le tangenti”. E sull’omicidio avvenuto la scorsa notte. “L’omicidio di ieri sera e la movida che comincia realmente a chiederci ancora di più che cosa sta accadendo nel mondo giovanile e che cosa ci sta dietro a una violenza che arriva fino a tanto a distruggere a sparare e uccidere. Ecco perché dobbiamo essere insieme. E’ un problema che riguarda la città e che coinvolge le istituzioni e il senso civico che dobbiamo recuperare”.

La paura di residenti e commercianti

Di fatto si alza l’asticella della rabbia e dell’indignazione dopo l’omicidio in via Calvi a Palermo, uno dei luoghi della movida palermitana. Ennesimo episodio di violenza che era stato seguito dalla sparatoria avvenuta qualche giorno fa in via La Lumia. Il fatto di sangue riapre un solco nella coscienza dei cittadini che finisce per allontanarli dalle istituzioni.

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