Si è svolta alle 9 in punto la commemorazione di Piersanti Mattarella, il presidente della Regione Siciliana ucciso il 6 gennaio 1980 da un commando di killer mafiosi.

La commemorazione è stata celebrata ai piedi della lapide posta sul luogo dell’omicidio, in via Libertà, a pochi passi dall’abitazione in cui viveva.

Presenti alla deposizione della corona d’alloro, oltre a Bernardo, Andrea, Piersanti e Maria Mattarella, anche il sindaco Roberto Lagalla, l’assessore regionale Francesco Paolo Scarpinato, il deputato regionale Marco Intravaia (in rappresentanza dell’Ars), il prefetto di Palermo, Massimo Mariani, l’ex sindaco Leoluca Orlando, il segretario regionale del Pd siciliano, Anthony Barbagallo e Antonio Balsamo, sostituto procuratore generale della Corte di cassazione.

Le voci delle istituzioni

“A 44 anni dalla tragica uccisione per mano mafiosa, resta ancora vivo il ricordo del Presidente Piersanti Mattarella, simbolo di legalità e di alta politica, improntata sul dialogo e il servizio ai cittadini. Il suo impegno per la comunità è stato rivolto al contrasto dell’influenza di Cosa nostra sulla società civile. Per onorare la sua memoria, l’auspicio è che si continui a cercare la verità su un delitto che ha sconvolto il Paese e che ancora oggi resta avvolto da troppe ombre” ha detto il sindaco di Palermo Roberto Lagalla a margine della commemorazione.

“A 44 anni dalla barbara uccisione dell’allora presidente della Regione Piersanti Mattarella, la Sicilia non dimentica. Il deputato regionale Marco Intravaia, componente della Commissione Regionale Antimafia, ha depositato una corona d’alloro, in qualità di delegato a rappresentare l’Assemblea Regionale Siciliana, durante la cerimonia commemorativa in via Libertà.

“La vicenda politica e umana di Piersanti Mattarella – ha detto Intravaia – è un faro per tutti coloro che credono in una Sicilia in cui finalmente vinca la legalità. In modo particolare, è un esempio da seguire per chi è impegno in politica e nelle istituzioni, chiamato a realizzare quella Sicilia “con le carte in regola” che ispirava l’azione politica del presidente Mattarella. Sta a noi raccogliere questo testimone e realizzare non un sogno irrealizzabile, ma la legittima aspirazione di ogni siciliano onesto ad una Sicilia libera dal ricatto mafioso”.

“Oggi non onoriamo solo il sacrificio di Piersanti Mattarella ma celebriamo un esempio di buona politica fatta di impegno quotidiano, rigore morale e preparazione intellettuale. Il Presidente della Regione Siciliana ucciso 44 anni fa dalla Mafia continua ad essere un riferimento per tutti coloro che sono impegnati nella vita pubblica” ha detto il Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati Nino Minardo.

La cerimonia del Pd

“Commemoriamo oggi Piersanti Mattarella, un vero esempio per l’intera Nazione, non soltanto per tutti i siciliani. E lo ricordiamo non soltanto per le sue doti umane e professionali ma anche per i suoi meriti di amministratore e legislatore. Caratteristiche che dovrebbero, in tempi come quelli che stiamo vivendo, ‘illuminare’ e guidare chiunque abbia responsabilità politiche e di governo” ha detto il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo.

“La sua attività di legislatore – ha proseguito Barbagallo- e di politico aperto al cambiamento senza cedere a compromessi di qualunque genere devono essere il faro che guida ciascuno di noi che, facendo politica, intende assumersi la responsabilità di amministrare la cosa pubblica”.

Il PD siciliano, come ogni anno, ha deposto una sua corona di fiori ai piedi della lapide. Presenti, oltre al segretario, anche il presidente della direzione regionale Antonio Ferrante, il segretario provinciale Rosario Filoramo, il deputato regionale Mario Giambona, il coordinatore della segreteria Alfredo Rizzo e Cleo Li Calzi, componente della segreteria regionale.