Salvatore Di Salvo, 69 anni, di Borgetto ucciso in contrada Cambuca di Grisì nel partinicese è fratello di Nicolò Di Salvo titolare della Quadrifoglio Group di Partinico l’impresa impegnata nei lavori a Casteldaccia per spurgare le fogne dove morirono lo scorso 6 maggio il socio Epifanio Alsazia e quattro operai Giuseppe Miraglia, Roberto Raneri, Ignazio Giordano e Giuseppe La Barbera.
Di Salvo prima di andare in pensione ha lavorato come autista nell’Eco Burgus di Carini che si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Le campagne dove è avvenuto il delitto appartenevano a Di Salvo.
“C’è tanto stupore per quanto successo – dice il sindaco di Borgetto Roberto Davì – una famiglia di lavoratori. Ancora in paese non si riesce a comprendere cosa sia successo. C’è tanto stupore per quanto avvenuto”.
Salvatore Di Salvo è stato ucciso con un colpo di fucile che lo ha raggiunto al petto nella campagne in contrada Cambuca nel territorio di Partinico (Palermo). Era uscito questa mattina all’alba per lavorare in un terreno insieme al figlio. L’uomo è arrivato per prima a bordo di un fuori strada. Dopo è arrivato il figlio che a bordo di un trattore. Ha cercato il padre, ma non lo ha trovato in auto. Lo ha trovato per terra morto. Ha chiamato il 112 e ha chiesto aiuto.
I carabinieri hanno sentito il figlio distrutto per quanto successo. Poi amici e parenti per cercare di ricostruire quanto avvenuto e risalire all’assassinio. Pare che non c’erano dissidi o contrasti con altri proprietari terrieri. Di Salvo ha precedenti ma molto datati per furto. Ma negli ultimi anni più nulla. La procura ha disposto l’autopsia che sarà eseguita nel reparto di medicina legale dell’ospedale Policlinico di Palermo.
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