Udienza questa mattina davanti al tribunale del riesame sull’arresto di Pietro Seggio, 42 anni, in carcere e accusato di avere ucciso nei pressi del carcere Pagliarelli il pusher Francesco Manzella. Il difensore di Seggio, Giovanni Castronovo, davanti al tribunale presieduto da Lorenzo Jannelli, ha depositato una corposa memoria, sugli esiti delle indagini difensive svolte, con la quale si contesta punto per punto le accuse.
“Per rispetto dei giudici – afferma l’avvocato Castronovo – che si sono riservati di decidere non ritengo di riferire alcunché in ordine all’udienza ed alle produzioni difensive. Posso solamente dire che gli elementi rappresentati al tribunale appaiono rilevanti e decisivi per consentire ai giudici di pervenire all’annullamento dell’impugnata ordinanza ed alla conseguenziale scarcerazione dell’indagato, incidendo significativamente sul movente del delitto paventato dagli investigatori”.
La pubblica accusa rappresenta dall’aggiunto Ennio Petrigni ha chiesto il rigetto dell’istanza di riesame, ritenendo che gli elementi emersi nel corso delle indagini risultano essere pienamente dimostrativi della responsabilità penale del Seggio. Il giudice si è riservato di decidere entro il prossimo 23 aprile.
L’omicidio di Manzella è avvenuto lo scorso 17 marzo nei pressi di via Gaetano Costa a pochi metri dal carcere. La vittima fu trovata dentro una Polo Volkswagen. Dopo 12 giorni gli uomini della squadra mobile arrestarono Pietro Seggio, gestore di una pizzeria a pochi minuti dal luogo dell’omicidio. Il movente per gli inquirenti sarebbe legato ad un debito di poche centinaia di euro che il gestore della pizzeria aveva contratto con il pusher per alcune dosi di cocaina.
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