Non solo Andrea Cangemi, accusato di omicidio preterintenzionale. Sono sette gli indagati per la rissa davanti la discoteca Medusa di Balestrate dove ha trovato la morte Francesco Bacchi.
Ieri nel tardo pomeriggio su disposizione della Procura si è tenuta l’autopsia, presso l’istituto di Medicina legale del Policlinico di Palermo. L’esame autoptico completo dovrà fornire elementi utili per accertare la causa esatta della morte di Bacchi. In evidenza una ferita alla testa e diversi ematomi al collo e al torace. Ci vorranno 60 giorni affinché i medici legali presentino la propria relazione al pubblico ministero.
Intanto Andrea Cangemi, indagato per omicidio preterintenzionale, è agli arresti domiciliari su disposizione del gip di Palermo. Una scelta operata “poiché tenuto conto della giovane età e del suo stato di incensuratezza – scrive il gip – la sua reazione per quanto sproporzionata non può ritenersi del tutto gratuita”.
Mentre le indagini dei carabinieri, coordinate dalla procura della repubblica di Palermo, proseguono per ricostruire l’esatta dinamica ed attribuire altre eventuali responsabilità. Sono stati sentiti diversi testimoni e, anche dopo l’analisi delle immagini degli impianti di video sorveglianza che però non hanno del tutto chiarito la vicenda, ci sono altre persone iscritte nel registro degli indagati tra cui figurerebbero anche due minorenni.
Per i ragazzi coinvolti è stato disposta una serie di esami tossicologici che forniranno un quadro della situazione. Bisognerà definire i ruoli di ciascuno. Per attribuire le responsabilità saranno essenziali anche i risultati finali degli esami istologici post autopsia. Serviranno a stabilire quale colpo inferto al giovane sia stato quello fatale
Bacchi è stato colpito alla testa, al collo e al torace. Ma le tracce di traumi alla testa potrebbero essere frutto di una caduta durante le fasi convulse della rissa. Elementi che potranno essere chiari solo dopo la consegna della relazione medico scientifica