Sarà l’autopsia disposta dalla procura a stabilire le cause della morte di Francesco Bacchi il giovane di 20 anni di Partinico deceduto nel corso di una rissa nei pressi della discoteca Medusa a Balestrate.
I medici dell’istituto di medicina legale del Policlinico dovranno stabilire se Bacchi sia morto per avere battuto la testa a terra oppure per i calci ricevuti in testa mentre era a terra. Sia su Bacchi che su il giovane di 20 anni fermato Andrea Cangemi saranno eseguiti gli esami tossicologici.
Ci sono altri cinque ragazzi indagati che avrebbero partecipato alla rissa iniziata, sembra, dentro il locale e poi proseguita, con calci e pugni, a poche centinaia di metri dalla discoteca. La rissa sarebbe scoppiata per futili motivi.
Sembra tutto delineato il quadro anche se i carabinieri della compagnia di Partinico stanno proseguendo con le indagini per dare un nome e un cognome ai giovani che hanno preso parte alla rissa. Le immagini sa sole non chiarirebbero quanti e chi presero parte al pestaggio di Bacchi.
Il fermato per l’omicidio, “Non volevo ucciderlo”
Si chiama Andrea Cangemi, ha appena 20 anni. Sarebbe stato lui ad infliggere i colpi mortali Francesco Bacchi, il giovanissimo morto in seguito alle percorse al culmine dell’ennesima lite fuori da una discoteca.
Il giovane è stato fermato ieri sera ed ha trascorso la notte in caserma. I carabinieri hanno impiegato meno di 24 ore a risalire al presunto responsabile de delitto avvenuto nella notte fra sabato a domenica a Balestrate
Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Partinico, delegati dal Procuratore Maurizio De Lucia e dal pm di turno Alessandro Macaluso.
Sette giovani coinvolti
Sarebbe stato Cangemi ad uccidere il coetaneo al culmine di una rissa a cui hanno partecipato sette giovani tra cui la vittima. Avrebbe confessato il delitto davanti al pubblico ministero e ai carabinieri. “Non volevo ucciderlo”, avrebbe detto. E’ indagato per omicidio preterintenzionale.
Non è passato un mese dall’ultimo omicidio analogo, avvenuto lo scorso 21 dicembre sempre in discoteca ma nel capoluogo, Palermo. In quel caso toccò a Rosolino Celesia rimanere ucciso. Quel delitto, però, non fu frutto di un pestaggio ma di un colpo di pistola al culmine dell’ennesima lite. Tutto avvenne sempre in una discoteca, in quel caso la Noct3 di via Pasquale Calvi a Palermo.
Il delitto di ieri
Francesco Bacchi, il giovane 20enne ucciso la scorsa notte a calci e pugni, invece, è caduto sull’asfalto davanti la discoteca Medusa di Balestrate, nel palermitano.
Sarebbe stato ucciso a calci e pugni durante una rissa scoppiata alle 3 di notte, probabilmente iniziata all’interno della discoteca e poi proseguita fuori dal locale.
Secondo gli investigatori i colpi mortali sarebbero stati sferrati da uno solo dei giovani coinvolti. Lo rivelerebbero le testimonianze delle persone che hanno assistito al pestaggio e una serie di immagini girate dalle videocamere piazzate sia nella discoteca che fuori.
Le tracce di sangue
Ci sono tracce di sangue in giro per via Palermo, proprio nella zona della discoteca. I carabinieri della scientifica hanno passato al setaccio palmo a palmo tutte le vie laterali per cercare di individuare tutte le tracce di sangue, segno che nella rissa qualcun altro è rimasto ferito. In caserma a Partinico per tutta la giornata sono andati avanti gli interrogatori di quanti hanno preso parte alla serata e alla rissa. Grazie alle numerose telecamere, molte sono del comune di Balestrate, si sono rintracciati gli autori dello scontro, i protagonisti dell’intera vicenda e i responsabili del delitto che hanno preso a pugni e calci il giovane Bacchi. Ieri notte l’ambulanza del 118 ha soccorso il giovane in condizioni già disperate. E’ morto poco dopo essere arrivato al pronto soccorso.
L’esposto dei residenti
I residenti di Balestrate nelle zona attorno alla discoteca avevano presentato un esposto alle forze dell’ordine per gli schiamazzi e i rischi dopo l’apertura della discoteca Medusa in via Palermo 2. I residenti segnalavano la presenza nell’area di centinaia di soggetti anche minorenni a partire dalle 23 di sabato e fino alle 4 circa con schiamazzi, grida e minacce ai residenti da parte di giovani in preda all’alcol e droghe. Si segnala inoltre il consumo in strada di alcolici e superalcolici con bottiglie e bicchieri abbandonati per strada. Sono state inviate anche foto.
Gli abitanti hanno segnalato “la presenza di venditori ambulanti all’uscita della discoteca con relativa vendita al dettaglio di bevande, anche alcolici e cibi di asporto che hanno causato assembramenti cospicui nelle ore della notte – si legge nell’esposto –Anche la chiusura al traffico di parte di via Palermo ad opera di ignoti che ha causato il parcheggio selvaggio di auto e moto lungo tutta via Repubblica”.
La difesa dei gestori
“Abbiamo prestato soccorso immediatamente e abbiamo 80 testimoni pronti a dimostrarlo. Siamo sconvolti e in queste ore non pensiamo alla nostra attività ma a quello che è successo al giovane ragazzo. Fuori dalla discoteca abbiamo, per ogni serata, un’ambulanza. Era stata una serata tranquilla, intorno alle 3 di notte c’era poco lavoro e quindi l’ambulanza era andata via. La paghiamo a spese nostre”. Così i gestori della discoteca Medusa di Balestrate, dove ieri notte è avvenuta una violenta rissa sfociata nella morte di un 20enne, originario di Partinico. “La nostra discoteca ha aperto da pochissimo – proseguono – era la nostra quinta serata. Ripeto, sembrava una serata tranquilla. Non ci aspettavamo nulla di simile. Siamo fortemente colpiti”, concludono.
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