“Poteva essere mio figlio” si legge tra gli slogan degli striscioni che questa mattina, 17 settembre, sono stati esposti davanti al tribunale di Palermo. Oltre 20, tra amici e i familiari di Francesco Bacchi, si sono uniti in un coro di richiesta di giustizia. Esprimono la loro determinazione nel pretendere verità e onorare la memoria di Francesco, il 19 enne pestato davanti alla discoteca Medusa di Balestrate lo scorso 14 gennaio al termine di una violenta rissa.
“Siamo qui per una manifestazione pacifica – ha detto Alessandra Maltese, amica della famiglia Bacchi – chiediamo che venga cambiato il capo d’accusa da omicidio preterintenzionale ad omicidio doloso – continua – noi diciamo no alla violenza perché noi crediamo nella legge e vogliamo che Francesco abbia la giustizia che merita”.
La manifestazione
Dalle prime ore di questa mattina ha preso avvio la protesta pacifica dei manifestanti riunitisi davanti al palazzo di giustizia. La loro richiesta è chiara: la condanna per omicidio preterintenzionale non rispecchia la verità, sostengono, e le prove, tra cui le immagini delle telecamere e i referti medici, dimostrerebbero che Bacchi è stato vittima di un atto intenzionale.
“Sono stati sferrati diversi calci e pugni quando Francesco era a terra inerme – ha dichiarato Paolo Colicchia, fidanzato della cugina di Francesco – le immagini parlano chiaro”.
La piazza è tappezzata di striscioni che urlano “Giustizia per Francesco”. Quell’amico che è morto per difenderne un altro.
La ricostruzione della tragica notte
Ma cosa è successo quella maledetta notte a Balestrate? Francesco Bacchi, 22enne originario di Partinico, si trovava con il suo gruppo di amici all’interno del locale Medusa. Improvvisamente scoppia una violenta rissa, probabilmente per futili motivi, che in pochi minuti degenera coinvolgendo una decina di persone.
La zuffa prosegue fuori dalla discoteca, dove Bacchi interviene in difesa di un suo amico aggredito dal gruppo. È a questo punto che il 22enne sarebbe stato preso di mira da Andrea Cangemi e da un minorenne, con una serie di violenti calci alla testa e al torace. Bacchi cade a terra esanime, mentre il 118 accorre sul posto trovandolo già in condizioni disperate. Trasportato d’urgenza in ospedale, Francesco muore poco dopo il ricovero per le gravi lesioni riportate. Cangemi è attualmente ai domiciliari in attesa di comparire il Corte d’Assise il prossimo 30 settembre.
Le prove dei filmati
La rissa, avvenuta attorno alle 3 di notte, è stata interamente ripresa dalle telecamere presenti nella zona, sia private che comunali. Proprio i filmati si sono rivelati fondamentali per ricostruire l’intera dinamica dei fatti e per identificare tutti i partecipanti allo scontro.
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