Sono in 13 le persone accusate di aver preso parte alla rissa alla discoteca Goa di Palermo, che ha portato alla morte di Aldo Naro, il giovane medico ucciso la notte 14 febbraio del 2015. Stamattina si è aperta l’udienza preliminare.
Il tribunale dei minori ha già condannato a dieci anni di reclusione (scontati di un terzo per il rito abbreviato) il giovane di 18 anni che avrebbe colpito a morte Naro, nella discoteca Goa di Palermo durante una festa in maschera. L’imputato aveva 17 anni quando avvenne la rissa e faceva il buttafuori, dopo essere stato reclutato nel quartiere dello Zen.
Il buttafuori è stato arrestato quattro giorni dopo il delitto. Il ragazzo avrebbe sferrato il calcio mortale alla testa di Aldo Naro durante la rissa. Alla rissa avrebbero partecipato Natale Valentino, Giuseppe Micalizzi, Antonino Basile, Carlo Salvatore Lachina, Giuliano Bonura, Giovanni Colombo, Daniele Cusimano, Mariano Russo, Francesco Troia, Pietro Covello. Massimo Barbaro, gestore della discoteca, è indagato per favoreggiamento personale per aver coperto il buttafuori abusivo. Stesso reato viene contestato a Francesco Meschisi, coordinatore e reclutatore dei buttafuori, sia regolari che abusivi, e Giovanni Perna, responsabile della sicurezza. Il Comune si è costituito parte civile, ma il giudice ha accolto solo nei confronti degli accusati di rissa. Parte civile anche la famiglia di Naro, assistita dagli avvocati Nino Caleca e Roberto Mangano. L’udienza è stata rinviata al 1 aprile.
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