Erano stati arrestati tre anni fa con l’accusa di omicidio. Al termine del processo, a cui hanno assistito da detenuti, il pm ha chiesto per tutti la condanna all’ergastolo. Oggi la corte d’assise di Palermo ha assolto i fratelli Marcello, Enrico e Salvatore Marra e, dopo la lettura del verdetto, ne ha disposto la scarcerazione.
Il processo nasce dall’omicidio di Maurizio Quartararo, ucciso in pieno giorno, ad ottobre del 2014, nel mercato del quartiere Cep di Palermo da due killer col volto coperto. Le indagini portarono ai Marra, vicini di casa e parenti della vittima. Dietro all’aggressione, secondo gli inquirenti, ci sarebbe stata la lunga faida tra i due nuclei familiari in lite dal ’99.
L’ultima discussione sarebbe avvenuta l’uno ottobre e avrebbe avuto protagoniste due due donne delle due diverse famiglie. I Marra dopo avere minacciato di morte gli storici nemici, per l’accusa, sarebbero passati all’azione. Del delitto vennero imputati, oltre ai tre assolti oggi, altri due fratelli: Alfredo e Lorenzo Marra che però vennero scarcerati dal tribunale del Riesame per mancanza di indizi. Entrambi hanno scelto l’abbreviato e sono ancora sotto processo. Maurizio Quartararo morì 20 giorni dopo l’agguato al mercato. Il fratello, colpito al torace durante la sparatoria, rimase ferito insieme a una passante. Intercettato dalla polizia mentre era in ospedale disse a un familiare che i killer – la procura non ha mai saputo indicare quale dei Marra avesse sparato – era “siccu” (magro ndr) e quindi non poteva essere uno degli arrestati. I cinque fratelli sono tutti alti e corpulenti. Anche su questa testimonianza involontaria si è basata la difesa degli imputati sostenuta dall’avvocato Raffaele Bonsignore.