La cassazione ha annullato con rinvio la condanna del boss Nino Madonia per l’omicidio dell’agente Nino Agostino. Annullamento è senza rinvio per l’assassinio della moglie Ida Castelluccio.

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Il delitto è prescritto Madonia non può essere chiamato a risponderne. Il boss Madonia in appello era stato condannato all’ergastolo per il duplice omicidio avvenuto il 5 agosto 1989 a Villagrazia di Carini in provincia di Palermo.

I giudici hanno accolto il ricorso degli avvocati Vincenzo Giambruno, Alessandro Tato Martorana, Valerio e Giorgio Vianello Accoretti. Già in appello era caduta l’aggravante della premeditazione per l’omicidio della moglie incinta.

Non era lei il bersaglio dei killer di mafia ma si trovò nel posto sbagliato al momento sbagliato. In un altro processo, lo scorso ottobre, anche il boss Gaetano Scotto è stato condannato al carcere a vita. Assolto invece Francesco Paolo Rizzuto amico di Agostino che rispondeva solo di favoreggiamento. Scotto sarebbe stato l’esecutore materiale dell’omicidio assieme a Madonia. I due killer arrivarono in moto.

La famiglia di Nino Agostino, siamo sconvolti

“Siamo sconvolti, l’ennesimo schiaffo in faccia alla mia famiglia. Non permettono ai miei nonni Vincenzo e Augusta e i miei zii Nino e Ida di riposare nella tomba”. Lo dice Nino Morana, figlio di Flora, la sorella del poliziotto Nino Agostino, e nipote di Vincenzo, il padre del poliziotto diventato simbolo con la sua lunga barba della battaglia per conoscere la verità sulla tragica morte del figlio e della nuora incinta . “L’unico ‘commento positivo’ è che i miei nonni non hanno assistito a questo terrificante annullamento – aggiunge il nipote – Ma io, la mia famiglia e tutti gli italiani onesti continuiamo a lottare”.

Legali di Nino Madonia, prove insufficienti

“La corte di Cassazione ha stabilito un altro appello per Nino Madonia per rivalutare tutto il quadro probatorio che è stato aspramente criticato da noi avvocati e che i giudici hanno ritenuto che non fosse sufficiente per condannare il nostro assistito perché si tratta di solo di una ricostruzione de relato da parte di diversi collaboratori di giustizia che hanno raccolto e riferito solo voci su quanto successo il 5 agosto del 1989”.

Lo dicono gli avvocati che hanno difeso il boss Nino Madonia accusato dell’omicidio commesso a Villagrazia di Carini del poliziotto Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio incinta al momento dell’agguato. Per l’omicidio di Ida i giudici della Cassazione hanno stabilito la prescrizione visto che già nella prima sentenza d’appello era caduta l’aggravante della premeditazione.
“Viene riaperto tutto il processo, perché le prove che il giudice ha valorizzato nella sentenza di primo grado e di secondo grado non sono state ritenute sufficienti a condannare l’imputato – aggiungono i legali – Le dichiarazioni dei collaboratori Vito Galatolo, Giovanni Brusca e Oreste Pagano non sono state ritenute sufficienti per arrivare ad una sentenza di condanna. Servono altre prove”.

Avvocato della famiglia Agostino, io unico imputato

“Secondo qualcuno dovrei restare io l’unico imputato per il duplice omicidio Agostino-Castelluccio”. E’ il commento dell’avvocato Fabio Repici, legale della famiglia del poliziotto Nino Agostino ucciso nel 1989 a Villagrazia di Carini insieme alla moglie Ida Castelluccio incinta. Il riferimento del legale e al processo che lo vede imputato a Catania per calunnia nei confronti di tre magistrati in servizio a Caltanissetta, Gabriele Paci, Stefano Luciani e Lia Sava.

L’avvocato Repici nel corso dell’incarico professionale aveva accusato la procura di Caltanissetta di voler sabotare il processo per l’omicidio di Nino Agostino. La procura di Catania aveva chiesto l’archiviazione, il giudice l’ha respinta ordinando l’imputazione coatta.