Ha confessato il delitto Giuseppe La Corte, 77 anni, l’uomo che questa mattina ha sparato alcuni colpi di fucile a Aleandro Guadagna di 32 anni.
Nel corso dell’interrogatorio La Corte, residente a San Martino delle Scale, frazione di Monreale (Pa), non ha mostrato alcun pentimento e alcun momento di tensione.
Dal 2015, da quando ha affittato la casa a Guadagna erano nati dissidi. I pagamenti erano a singhiozzo e il padrone di casa doveva ricevere diverse mensilità.
Questa mattina l’ennesimo chiarimento finito nel sangue. Guadagna non aveva intenzione di saldare fino in fondo il suo debito. Guadagna questa mattina aveva scritto un sms al figlio.
“Vado a risolvere la questione degli affitti”. Non appena il figlio ha compreso quello che era successo ha chiamato il padre e ha detto di consegnarsi ai carabinieri e non fare più sciocchezze. Le indagini sono state condotte dalla compagnia di San Lorenzo e coordinate dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dal pm Giorgia Righi.
La Corte è stato fermato con l’accusa di omicidio aggravato.
La Corte, dopo il delitto, è stato fermato nel parcheggio del centro commerciale “La Torre”. Nella sua macchina è stato trovato il fucile usato per l’omicidio. Aveva pianificato la missione di morte. Prima di uscire di casa ha scritto un appunto ai familiari nel quale spiegava che stava andando dall’inquilino per sistemare le questioni economiche.
La vittima aveva alcuni precedenti penali. Uno per rapina. Era stato accusato, infatti, di avere bussato nel 2015, assieme ad altri due complici, a casa di un non vedente a Cruillas. Attesero che la moglie e il figlio uscissero e poi dissero di dovere recapitare un pacco. Una volta all’interno dell’abitazione immobilizzarono l’uomo e razziarono soldi e gioielli. A Guadagna gli investigatori arrivarono isolando l’impronta lasciata sul pacco di cartone che i rapinatori si erano portati dietro per la messinscena.
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