E’ a rischio in Sicilia il lavoro di oltre 2mila assistenti agli studenti disabili nelle scuole.
E per questo, stamattina, numerosi, si sono riuniti in un sit-in di protesta in viale Trinacria a Palermo, organizzato dallo Slai Cobas davanti l’assessorato alla Famiglia e alle Politiche sociali.
A partecipare al sit-in lavoratori provenienti da tutta l’Isola visto che alla manifestazione si sono uniti lavoratori provenienti da Messina.
I motivi della protesta vengono ben spiegati da Rosaria Coccoli, assistente Osa proprio di Messina.
“Siamo qui per ribadire dopo tanti anni quello che è un grosso disagio, parliamo di stabilizzazione di un servizio portato avanti da anni con sacrificio ed esperienza fatta sul campo. E’ impensabile credere di mettere questi ragazzi nelle mani di persone incompetenti, con tutto il rispetto per il personale Ata. Dopo tanti anni di sacrificio siamo qui a lottare, continueremo a farlo ma questa volta per la stabilizzazione nostra e per il bene dei ragazzi, che non sono oggetti, non sono pacchi da mettere oggi nelle mani di qualcuno e domani nelle mani di qualcun altro. Loro hanno bisogno di una stabilità come noi. Finiamola con questi giochetti, con questo tira e molla, non ha nessun senso e non ci fermeremo finché non avremo ottenuto il nostro obiettivo. Lotteremo fino alla fine senza fermarci e senza fare sconti più a nessuno. Da anni sopravviviamo e portiamo avanti un servizio serio, dove ci vuole responsabilità, cuore ed esperienza”.
Un sit-in di protesta si era tenuto anche l’1 luglio scorso.
“L’Ufficio scolastico regionale ha annunciato di voler fare a meno di oltre 2 mila operatori che da 25 anni assistono gli alunni disabili in Sicilia nelle scuole di ogni ordine e grado: diciamo no alle nuove assunzioni, se queste comportano il sacrificio di chi da oltre due decenni garantisce i servizi”, avevano dichiarato in quell’occasione Clara Crocè, Gianluca Cangemi e Nicola Scaglione della Fiadel-Cisal.
Dopo il presidio, l’assessore Scavone aveva ricevuto i sindacalisti insieme al deputato regionale Danilo Lo Giudice. I sindacalisti avevano spiegato: “Non possiamo che essere soddisfatti per l’autorizzazione alla Città metropolitana di Messina dei centri estivi per i ragazzi disabili, cosa che consentirà a un centinaio di operatori di tornare in servizio dopo il lockdown, dall’altro siamo preoccupati per gli oltre 2 mila lavoratori in tutta la Sicilia. L’Ufficio scolastico regionale ha infatti deciso di non richiamare a settembre chi da 25 anni opera nelle scuole ma di impiegare personale non qualificato, ricorrendo addirittura a nuove assunzioni. Uno schiaffo in faccia a chi in questi anni ha assicurato i servizi pur fra mille difficoltà. Scavone ha garantito la convocazione di un tavolo tecnico con l’Ufficio scolastico e tutti i sindacati e ha comunicato di aver chiesto a tutti gli enti locali una mappatura completa degli operatori e dei bisogni”.
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