Un vero e proprio slalom da percorrere in carrozzina. A questo è obbligato il signor Luigi Magnasco, palermitano che abita in zona Fiera/via Ammiraglio Rizzo.
Il quartiere, così come la società, non è a misura di disabile e Magnasco lo sperimenta ogni giorno.
Da 5 anni spinge la sedia a rotelle dell’amata moglie, divenuta disabile in seguito ad una malattia che le ha tolto ogni autonomia.
Nella zona, che ricade nell’ottava circoscrizione, gli scivoli per le carrozzine dei disabili sono impraticabili.
Presentano infatti, la maggior parte, buche e dislivelli simili a gradini che obbligano, il signor Luigi, ad alzare ed abbassare la carrozzina della moglie per evitarle contraccolpi.
Una situazione davvero incresciosa ed ai limiti del paradossale, che Magnasco non può non commentare con un tuonante “E’ una vergogna”.
Un problema antico quanto irrisolto, che obbliga Magnasco a chiedere, già dal 2014, una soluzione.
Il signor Luigi le ha provate tutte, rivolgendosi a vari assessori ed alla segreteria del sindaco ma nulla è cambiato.
Lo spiega meglio Marco Frasca Polara, presidente dell’ottava circoscrizione, che più volte negli anni ha scritto ai Servizi socio-assistenziali del Comune, al Settore manutenzione, al Servizio mobilità urbana, all’assessore Emilio Arcuri.
Sono stati anche fatti dei sopralluoghi tecnici ma il problema rimane.
“Purtroppo – dice Frasca Polara – c’è un inaccettabile rimpallo di responsabilità”.
Il paradosso sta proprio nel ‘chi’ deve fare ‘cosa’.
Le competenze della Rap infatti, si fermano al marciapiede, mentre il manto stradale è di pertinenza del Coime.
Siccome non intervengono sinergicamente, la situazione rimane com’è.
Con il risultato che gli scivoli per le carrozzine sono impraticabili e per passare, il signor Luigi, è costretto ad alzare ed abbassare la carrozzina della moglie. “Con questi movimenti – racconta – ho già rotto tre carrozzine. Così non si può andare avanti. Sono anni che chiedo che almeno gli scivoli siano sistemati, nessuno interviene”.
Via Ammiraglio Rizzo, via Don Orione, via Andolina, via Villasevaglios, via Nicolò Spedalieri: è bastato un giro di qualche minuto con il signor Magnasco per renderci conto che nelle strade summenzionate, alla fine dello scivolo, ci sono buche che somigliano a trincee. Ma il problema non è solo questo.
Gli scivoli non vanno bene, certo, ma almeno fossero liberi: non è così, perché nel quartiere la sosta selvaggia delle auto davanti agli scivoli la fa da padrone, come se i disabili non esistessero e non dovessero anche loro passare.
Marco Frasca Polara, che annuncia altre azioni presso gli organi competenti spiega: “Basterebbe un po’ di calcestruzzo e un minimo di accordo tra chi deve intervenire ma tutto è fermo. Gli scivoli per disabili inoltre, lo dico da sempre, sono stati fatti in maniera scadente. Sono realizzati infatti con i mattoncini che si deteriorano rapidamente, quando invece avrebbero dovuto essere fatti di marmo. Ed in questo conflitto di competenze tra Rap e Coime è difficile arrivare ad una soluzione.
L’ultima volta che come circoscrizione abbiamo chiesto alla Rap di intervenire ci è stato detto che tutte le maestranze erano impegnate nella realizzazione dell’area pedonale in piazza Borsa. Possibile che non ci fosse neanche un operaio libero da poter mandare qui? E poi, non parliamo della sosta selvaggia davanti agli scivoli, abbiamo chiesto più volte ai vigili urbani di intervenire. Vengono un giorno ed elevano, giustamente, decine di multe. Poi vanno via e tutto torna a come era prima. Ci vorrebbe un presidio permanente”.
Il presidente dell’ottava circoscrizione si prepara a richiedere un nuovo intervento di sopralluogo agli uffici tecnici del Comune.
Intanto Luigi Magnasco non molla la presa: “Io continuo a fare appelli e chiedere una soluzione – dice -. Lo faccio per mia moglie e per tutti i disabili della zona. Sento sempre che Palermo è ‘capitale’ di tante cose, ora anche della cultura. A cosa servono tutti questi titoli quando i cittadini non possono uscire da casa perché trovano centinaia di ostacoli per strada?”
Vi abbiamo parlato dell’ottava circoscrizione perché da lì arriva la segnalazione del signor Luigi. Ma la situazione degli scivoli per disabili non è diversa in altre parti della città. Queste sono le barriere architettoniche ma anche culturali con le quale, chi ha una fragilità, deve fare i conti ogni santo giorno.
Naturalmente siamo pronti a recepire l’intervento delle autorità competenti.