Palermo

Sventata occupazione abusiva di casa popolare allo Sperone

Tempestivo intervento del Comune di Palermo che ha impedito l’occupazione abusiva di un alloggio popolare nel quartiere Sperone. A segnalare la situazione un’inusuale lettera inviata tramite pec che comunicava la disponibilità dell’appartamento dopo la morte dell’assegnatario.

Azione congiunta

Immediato è stato l’intervento dell’assessore all’Emergenza Abitativa Fabrizio Ferrandelli, della polizia municipale, dei carabinieri e dell’assegnatario legittimo. Giunti sul posto hanno trovato un nucleo familiare intento a traslocare nell’appartamento. Dopo lunghe trattative gli occupanti hanno desistito e per loro è scattata una denuncia. “Evidentemente c’era stata una soffiata sulla disponibilità dell’alloggio” dichiara l’assessore Ferrandelli, specificando che si tratta del quarto episodio in due mesi.

Appello ai cittadini

L’appartamento è stato subito assegnato ad una famiglia di 6 persone in graduatoria per l’emergenza abitativa. Ferrandelli lancia un appello ai cittadini affinché segnalino eventuali alloggi sfitti per prevenire occupazioni abusive. Infine, al nucleo familiare occupante è stata offerta una struttura di ricovero, rifiutata. “Il Comune aiuta chi ha bisogno, ma non asseconda scorciatoie illegali” conclude l’assessore.

Emergenza abitativa, Sunia “Positivo il dialogo avviato con l’assessore Ferrandelli”

“Positivo” per il Sunia Palermo il confronto che si è svolto a giugno tra i sindacati degli inquilini e l’assessore all’Emergenza abitativa Fabrizio Ferrandelli. “Si consolida con l’assessore Ferrandelli un percorso di confronto sui temi del disagio abitativo e sugli interventi che il suo assessorato intende realizzare, avvalendosi delle indicazioni che emergono dal confronto con i sindacati – dichiara il segretario del Sunia Palermo Zaher Darwish –  L’assessore ha ribadito che l’amministrazione comunale, pur rinunciando alla determina che ha introdotto la cosiddetta ‘sanatoria delle occupazioni degli immobili confiscati’, intende salvaguardare, laddove ci siano le condizioni, gli effetti della sanatoria per le famiglie in stato di evidente bisogno. Sulla questione abbiamo ribadito la necessità di tutelare i diritti consolidati delle famiglie in attesa di assegnazione da anni”.

Il percorso burocratico

Dall’amministrazione è arrivata anche la conferma di un dialogo in corso con l’Agenzia dei beni confiscati per mettere a disposizione del Comune una serie di strutture per alloggi, per esigenze abitativa anche di natura transitoria. Per quanto riguarda il rilascio della residenza in deroga e della determina in tal senso del sindaco Lagalla, che ha accolto in pieno la richiesta del Sunia, l’assessore Ferrandelli si è impegnato alla definizione di una direttiva al fine di evitare le tortuosità burocratico amministrative cui sono andate incontro le famiglie e che rischiano di vanificare la determina stessa. “Difficoltà che abbiamo più volte segnalato all’assessore con delega ai Servizi demografici Falzone Dario, riscontrando finora solo disinteresse – aggiunge Darwish – La direttiva accoglie le richieste che come Sunia abbiamo fatto,  e servirà a velocizzare le pratiche accogliendo in modo automatico  dati riscontrabili dagli archivi comunali degli uffici anagrafici”.

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